Nuova discarica, il sindaci Cassinati alzano il muro: «Abbiamo già dato»

Stilato un documento nel corso dell'ultima riunione della Consulta del Lazio Meridionale

La discarica di Cerreto a Roccasecca
di Domenico Tortolano
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Sabato 2 Settembre 2023, 08:32 - Ultimo aggiornamento: 08:33

«Nel sud della provincia non deve nascere alcuna nuova discarica di rifiuti comunali. Cerreto a Roccasecca deve rimanere chiusa». E' la risposta corale arrivata dalla Consulta dei sindaci del Lazio meridionale convocata al Comune di Cassino dal presidente Enzo Salera per discutere dell'emergenza dell'immondizia.

«Perché è stato detto il territorio in questione ha già ampiamente dato con la discarica di Roccasecca, la Saf di Colfelice, il termocombustore di San Vittore del Lazio».
E Salera, in qualità di sindaco e di presidente della Consulta ha trasmesso al presidente della Provincia un documento in tal senso contestando anche lo Studio di fattibilità commissionato dalla Provincia al Politecnico di Torino sul tema "Riattualizzazione di Aree sensibili caratterizzanti il Piano Territoriale Provinciale Generale di Frosinone".
Per l'aggiornamento del lavoro è stata chiesta una proroga di 60 giorni. A tal proposito è stato dato incarico al sindaco Salera di formalizzare la richiesta alla Provincia (Settore Ambiente, Rifiuti ed Energia). Cosa che il primo cittadino di Cassino ha fatto richiamando a motivo "il pregresso periodo feriale che ha inevitabilmente rallentato gli uffici comunali di riferimento".

LE CRITICHE

Ma il sindaco di San Giovanni Incarico Paolo Fallone è piuttosto critico sulle scelte che potrebbero fare regione Lazio e Provincia nell'individuazione di un nuovo sito per la discarica provinciale.
Dichiara Fallone:«Perché in una situazione di emergenza, la Regione potrebbe fare, come già fatto in passato, una ordinanza di urgenza e riaprire la discarica di Cerreto. Ovviamente spero che ci stiamo sbagliando, che sia confutato nel giro di poco tempo con i fatti, ma resta lecito rimanere con i dubbi e le preoccupazioni, visto e considerato che ad oggi la discarica di Cerreto non riparte perché il proprietario, sembra, non abbia più intenzione di continuare. E se dovesse cambiare proprietà? In questo caso, credo, le ipotesi che abbiamo fatto si potranno concretizzare in poco tempo, rivedendo nascere nuove montagne di immondizia».
E anche questo è stato detto alla Consulta «ed in particolare - osserva Fallone- abbiamo fatto presente che va scongiurata ogni ipotesi che o la Saf o direttamente la Regione Lazio possano acquistare il sito di Cerreto per continuare il conferimento. Su questo saremo sempre contro in ogni modo ed in ogni sede». Per il sindaco Fallone finora il comune di San Giovanni Incarico è stato quello maggiormente danneggiato per il passaggio continuo dei camion carichi di rifiuti diretti a Colfelice o a Roccasecca.
Con strade sconnesse e la puzza ovunque. «Perciò conclude una nuova discarica va cercata altrove e non certo nel nostro territorio». Nello studio, stranamente, vengono indicati luoghi impossibili come Terelle situato a mille metri d'altezza oppure le aree intorno allo stabilimento Fiat. Per il sindaco Salera «si tratta di uno studio da rivedere completamente».
Domenico Tortolano
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