Quattrociocchi, lo chef di Ferentino che conquista l'Umbria e le 5 stelle

Gianfranco Quattrociocchi con Ray Gelato
di Emiliano Papillo
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Lunedì 1 Aprile 2024, 09:20 - Ultimo aggiornamento: 11:25

Gianfranco Quattrociocchi, 60 anni, ferentinate doc per tanti anni proprietario del ristorante Primavera nel centro ernico, da circa sette anni è in Umbria. È il direttore del ristorante-albergo La Rosetta di Perugia, meta di turisti da tutto il mondo. La Rosetta diventerà presto Hilton Hotel ovvero farà parte della famosa catena alberghiera americana del lusso. Diventerà un cinque stelle, a maggio partiranno i lavori di restyling dell' immobile per concludersi a settembre 2025. «Dopo aver gestito come proprietario il ristorante Primavera, nel 2017 mi sono trasferito qui a Perugia dove sono il direttore di un che ha 102 anni di storia e che si trova in un complesso architettonico importante risalente al 1400- spiega Quattrociocchi- mi occupo di tutto, dalla cucina, ai menù. Cerco di portare qui la mia lunga esperienza ciociara iniziata con il diploma all'alberghiero del 1978. Qui c'è turismo, quello che purtroppo manca in Ciociaria malgrado Ferentino come bellezze artistiche e naturali non sarebbe seconda a nessuno». Adesso c'è il salto di qualità con l'ingresso nel noto gruppo alberghiero. «Diventeremo uno dei tre hotel di lusso del gruppo. Per questo abbiamo dovuto risponderete a degli standard richiesti facendo interventi sui 5000 metri complessivi della struttura. Un mio ritorno a Ferentino? Nella vita e nella professione mai dire mai ma per ora sto benissimo qui».

La Rosetta dalle 87 camere attuali passerà a 74 con una suite e una palestra. «Motivo di orgoglio e soddisfazione per la notizia. Ma non avevo dubbi conoscendo le capacita' comprovate dell'amico Gianfranco Quattrociocchi e la serietà della proprieta' de La Rosetta di Perugia - dice l'amico ed ex assessore Maurizio Berretta - È nota la "processione" che da qualche anno avviene verso Perugia dei concittadini che vanno a degustare e soggiornare nella struttura umbra, ne sono stato testimone, essendo uno di quelli. Faccio un grosso in bocca al lupo al nostro concittadino, ma il mio augurio più grande è che presto Gianfranco torni professionalmente parlando, a far degustare i suoi piatti a Ferentino e in Ciociaria».
Emiliano Papillo
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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