Abusi in spiaggia su una tredicenne: chiusa l’inchiesta

Abusi in spiaggia su una tredicenne: chiusa l’inchiesta
di Marina Mingarelli
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Domenica 10 Settembre 2023, 10:09 - Ultimo aggiornamento: 10:43

 

Tredicenne abusata sessualmente da una ragazzo di Strangolagalli, mentre si trovava ad una festa sulla spiaggia di Terracina, chiuse le indagini preliminari.
Adesso il giovane che ha 21 anni e che è rappresentato dall'avvocato Claudia Mancini avrà venti giorni di tempo per presentare le sue memorie difensive e chiedere eventualmente di poter essere interrogato dal magistrato.

LA RICOSTRUZIONE

I fatti risalgono a qualche tempo fa quando la ragazzina, anche lei di origini ciociare, che si trovava in vacanza nella città pontina, conosce il ragazzo sulla spiaggia.
Tra i due c'era stata subito una grande attrazione. Per tutta la giornata non avevano fatto altro che parlare dei loro sogni e dei loro progetti. Poi la sera, in uno degli stabilimenti lungo il litorale pontino era stata organizzata una festa danzante. La ragazzina si era subito mostrata entusiasta di partecipare a quella festa in compagnia di tanti amici. Certo non immaginava quello che sarebbe successo da lì a qualche ora. Infatti proprio quella sera, lontano da sguardi indiscreti, si sarebbe consumata la violenza. Secondo quanto riferito dalla vittima agli inquirenti il giovane dopo essersi appartato l'aveva costretta a subire rapporti sessuali.
A detta della minorenne aveva dovuto sottostare a quell'abuso perché lui era troppo forte e lei non avrebbe mai potuto scappare. La denuncia nei confronti del giovane che adesso deve rispondere di violenza sessuale è scattata il giorno dopo, quando la ragazzina che aveva dolori atroci all'addome aveva confessato ai genitori quello che era accaduto la sera precedente. Quando i familiari hanno appreso quello che aveva vissuto la loro figlioletta di appena tredici anni hanno fatto scattare immediatamente la denuncia nei confronti dello studente di Strangolagalli.

LA DIFESA

L'indagato si è difeso sostenendo che lui non sapeva assolutamente che la ragazzina avesse tredici anni e che il rapporto era stato assolutamente consenziente. A detta del ragazzo, che non ha mai negato di aver avuto un rapporto con la minorenne, non avrebbe usato alcuna violenza nei confronti dell'adolescente la quale le aveva detto di avere 18 anni. Se avesse saputo la reale età di quella ragazzina non avrebbe rischiato di essere denunciato, come poi è successo, per violenza sessuale. I genitori della minorenne che si sono costituiti parte civile non credono però alle parole del giovane e sono intenzionati a trascinarlo nelle aule di giustizia. Il legale di fiducia che dovrà smontare tutto il castello accusatorio, punterà proprio sul fatto che tra i due c'era stato subito un grande feeling e che soprattutto la vittima avrebbe omesso di dire quella che era la sua vera età. Un rapporto consenziente secondo il legale non può essere considerato una violenza sessuale. Spetterà adesso al pubblico ministero titolare dell'inchiesta in base agli elementi acquisiti, decidere se rinviare o meno a giudizio l'indagato che per aver abusato di una minorenne al di sotto dei quattordici anni, rischia il massimo della pena per quanto concerne questo tipo di reato. Purtroppo non è la prima volta che proprio i minorenni , che fanno parte di una fascia molto fragile della società siano vittime di abusi sessuali.
Questo il motivo per il quale la legge ha inasprito maggiormente le pene.

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