Sindaco, Vicano come terzo incomodo: «Noi siamo il centro». Tre partiti e tre liste in appoggio: i primi nomi

Sindaco, Vicano come terzo incomodo: «Noi siamo il centro». Tre partiti e tre liste in appoggio: i primi nomi
di Stefano De Angelis
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Venerdì 29 Aprile 2022, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 08:56

Parte la sfida di Mauro Vicano al campo largo del centrosinistra (orfano del Psi e di Azione), costruito da De Angelis e Zingaretti, e al centrodestra. Tre liste e altrettanti partiti (anche Udc e Progetto Lazio) a supporto dell’ex manager dell’Asl, candidato a sindaco del capoluogo con un «polo di centro, libero e aperto alla partecipazione», così è stato definito. E a lanciargli la volata sarà l’ex ministro Carlo Calenda, leader di Azione, che a maggio sarà a Frosinone.

«Partiamo convinti della nostra forza e delle nostre potenzialità e lo facciamo con un unico obiettivo: vincere le elezioni e realizzare il nostro progetto di rilancio di Frosinone». Così Vicano scende in campo in una competizione in cui si misureranno pesi e forze delle compagini.

Ieri ha presentato la sua coalizione. Non solo: ha anche bacchettato l’amministrazione uscente di centrodestra su decoro urbano, mobilità e qualità della vita in città. E per farlo ha commentato alcune immagini, proiettate su uno schermo, in cui campeggiavano erbacce, alberi mozzati e rifiuti abbandonati.

Lo strappo con il Pd è recente e su questo Vicano ha spiegato: «Per primo avevo lanciato la candidatura con due civiche ed ero pronto a farlo per il centrosinistra, dando anche la disponibilità alle primarie. Poi sappiamo come è andata a finire». Già, perché tra spaccature e voci di veti è finita con i dem e gli alleati che hanno virato su Marzi (il candidato a sindaco del centrosinistra).

Ma Vicano ha tirato dritto decidendo di essere al timone di uno dei tre tronconi dell’area progressista, che si schiera divisa. «Serve una svolta. Frosinone va trasformata, deve tornare a essere protagonista, deve assumere una dimensione europea di città - ha spiegato Vicano -. Oggi è lontana da questi standard: ne sono testimonianza, ad esempio, il degrado urbano, il centro storico in agonia, con negozi con il contagocce e case vuote, e le difficoltà nella mobilità».

Ha anche proposto alcune soluzioni programmatiche: «Per il rilancio servono grandi piani e risposte rapide ai cittadini». Da qui l’idea del “Progetto fiume Cosa”: «Per valorizzare l’ambiente, il patrimonio storico-archeologico e incidere sulla mobilità con piste ciclabili e pedonali» ha detto, aggiungendo: «Vogliamo fare di Frosinone la città dell’arte, con un grande museo e pinacoteca e su questo siamo già al lavoro». Gli altri capitoli primari di Vicano sono la manutenzione, il potenziamento dei servizi, la «ridefinizione delle isole pedonali e il miglioramento del centro storico per farne il salotto permanente della città, ripopolandolo anche tramite una politica di defiscalizzazione per il commercio. Oggi - ha affermato - è solo il centro della movida, che crea disagi ai residenti».


L’ALLEANZA
Sul piano politico sarà supportato da tre liste: “Vicano sindaco per Frosinone”, guidata dall’ex consigliere Enzo Gentile, “Autonomi e partite Iva”, capeggiata da Leopoldo Papetti e in cui confluisce l’Udc, e Azione, che sarà capitanata dall’ex Pd Alessandra Sardellitti. Ieri in sala c’erano anche il leader ciociaro dell’Udc, Angelo D’Ovidio, il sindaco di Isola Liri, Massimiliano Quadrini, e il segretario provinciale di Azione, Antonello Antonellis. «La nostra coalizione ha una connotazione civica e, allo stesso tempo, una forte impronta politica di centro» ha sottolineato Vicano.

«Frosinone ha bisogno di un sindaco pragmatico, lungimirante e coraggioso. Con Vicano siamo in sintonia» ha spiegato Sardellitti. In caso di un eventuale ballottaggio, ha aggiunto: «Potremmo compiere qualsiasi scelta». Così Antonellis: «Frosinone deve guardare avanti, non indietro, e iniziare una nuova fase. Questa è un’alleanza omogenea per lo sviluppo della città, che deve tornare a fare da traino per gli altri comuni».

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