Falso nipote, un'altra anziana truffata

Falso nipote, un'altra anziana truffata
di Gianpiero Pizzuti
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Sabato 11 Novembre 2023, 09:33 - Ultimo aggiornamento: 09:50

 

Gioielli e contanti per un valore di 3 mila euro. Ennesima truffa dell'aiuto al nipote in difficoltà, la vittima una donna di 87 anni di Isola del Liri, che vive sola ed abita nel pian terreno dell'enorme caseggiato delle case degli ex operai delle Cartiere Donzelli e Meridionali a Borgonuovo.
I due malfattori, uno al telefono l'altro che fisicamente è entrato in casa della donna, mettono in atto il loro piano prima dell'ora di pranzo. Il palazzo è lungo la strada, evidentemente, i movimenti dell'anziana erano stati studiati, un'operazione fulminea e mirata. La signora riceve una telefonata dal "nipote" agitatissimo: «Nonna, nonna sente dall'altra parte della cornetta mandami dei soldi che mi hanno bloccato per un verbale, se non pago mi portano in galera». L'anziana è entrata in agitazione, uno stato d'animo comprensibile alle sua età. Non si accorge di nulla, della cadenza, del timbro di voce, per lei dall'altra parte c'è il figlio di sua figlia:«Ti mando un amico a casa continua il falso nipote dai tutto quello che hai così pago e mi lasciano andare, rischio di finire in galera per almeno 6 mesi».

IL COMPLICE

Mentre è al telefono, in men che non si dica, il complice si presenta alla porta e bussa al campanello: «Sono l'amico di suo nipote», la donna con una mano apre la porta, con l'altra è ancora al telefono ed attende disposizioni. C'è poco da capire, consegna tutti i soldi che ha in casa in quel momento, circa 1500 euro in contanti, ma per il complice non bastano, così alla richiesta se ha altri oggetti di valore non ci pensa due volte. Apre un cassetto e consegna tutto l' oro ed i gioielli che ha. Il ragazzo, tra i 20 ed i 30 anni scuote la testa: «E' poco non ce la facciamo a tirarlo fuori per pagare la multa, hai un bancomat?» la donna, che è sempre al telefono con il "nipote", consegna il suo banco posta e fornisce il pin. Si fida così tanto da dire al ragazzo di non avere la macchina. «Vai a prelevare tu - dice al ragazzo indicandogli anche in quale sportello andare - all'ufficio postale di San Domenico e poi torni e mi riporti la carta a casa».

IL BANCOMAT

L'uomo esce e qualche minuto dopo allo sportello dell'ufficio situato nell'ex stabilimento Boimond preleva altri 600 euro il massimo giornaliero che la carta consente. La storia finisce qui, nell'attesa di riavere il bancomat, la donna inizia a mettere a fuoco la realtà dei fatti. Poco dopo arriva sua figlia, le racconta tutto, ma ormai è troppo tardi. Chiamano i carabinieri, che arrivano dalla compagnia di Sora dal gruppo radiomobile. Dei due nessuna traccia. La donna accompagnata dalla figlia racconta tutto in una denuncia alla locale stazione di Isola del Liri. «Le abbiamo detto più volte di non aprire a nessuno racconta suo genero Giorgio ha 87 anni ed è vulnerabilissima. Vive da sola ma tutti i giorni le figlie sono con lei. Ora dopo quest'esperienza la porteremo a casa nostra, questa vicenda non solo l'ha turbata tantissimo, ma è spaventata. L'hanno tenuta dall'inizio alla fine al telefono, così non avrebbe potuto avvisare nessuno. La gente deve sapere che girano questi personaggi e che bisogna stare attenti ed avere la guardia alta».

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