Insulti e frasi sessiste contro la dirigente, i carabinieri intervengono durante il Consiglio comunale a Fontana Liri

La presidente dell'assise ha sospeso la seduta e chiamato i militari dell'Arma

Insulti e frasi sessiste contro la dirigente, i carabinieri intervengono durante il Consiglio comunale a Fontana Liri
di Roberta Pugliesi
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Sabato 30 Dicembre 2023, 09:29 - Ultimo aggiornamento: 14:03

Insulti sessisti in consiglio comunale contro una dipendente, in municipio arrivano i carabinieri. Lo spiacevole è grave episodio è accaduto nell'ultima seduta del 28 dicembre nel comune di Fontana Liri. L'amministrazione esprime «solidarietà alla dottoressa Luisella Scaccia». Si apre così un post comparso ieri mattina sulla pagina social del Comune, nel quale si legge: «Il comune di Fontana Liri esprime la propria solidarietà alla dipendente comunale in convenzione dal comune di Morolo dottoressa Luisella Scaccia, per gli insulti e l'aggressione verbale subita in consiglio comunale.

L'amministrazione comunale è grata alla dottoressa Scaccia per l'elevata professionalità prestata al nostro Comune e per la grande disponibilità dimostrata in tutte le occasioni, non da ultimo quella di prestarsi ad essere presente nel consiglio comunale di Giovedì 28 dicembre per la discussione sul bilancio comunale».

È stata infatti la dottoressa Scaccia dell'ufficio ragioneria ad illustrare alla massima assise civica la delibera di bilancio poiché il sindaco Gianpio Sarracco era costretto a casa per motivi di salute, che ha detto: «Anziché essere ringraziata per la sua disponibilità, la dottoressa Scaccia ha dovuto sentire dei disdicevoli insulti inspiegabilmente rivolti da alcune persone del pubblico nei suoi confronti».

Ad un certo punto, infatti, dal pubblico un paio di persone hanno cominciato a proferire parole pesanti e volgari nei confronti della professionista che stava presentando la relazione sul bilancio.

Un comportamento ingiustificabile ed indegno per un momento istituzionale qual è il consiglio comunale. Sono stati momenti di profondo sconcerto, prima, e poi di indignazione e condanna da parte di tutti i presenti.

LA SOSPENSIONE

La presidente dell'assise civica Barbara Battista è stata costretta a sospendere la seduta, poi ripresa dopo un po', ed a chiamare i carabinieri della locale stazione che sono sopraggiunti in aula consiliare per riportare la situazione alla calma e capire cosa stesse accadendo.

«Si parla tanto di violenza sulle donne - si legge ancora nel messaggio dell'amministrazione comunale - e poi dobbiamo assistere a queste scene inqualificabili, con una donna, tra l'altro una stimata dipendente e valida professionista, che viene insultata in modo indecente. La violenza contro le donne non è solo fisica ma anche e soprattutto verbale e culturale e questo episodio è senza dubbio vergognoso e senza scusanti».

Non si esclude che nei confronti delle persone responsabili di quanto successo i carabinieri adottino i dovuti provvedimenti. La facoltà di dissentire è di tutti ma non è possibile farlo durante il consiglio comunale e soprattutto in simili modalità che in qualsiasi caso qualificano chi ne è autore. In questo caso, però, non si escludono denunce o provvedimenti del caso. Quanto accaduto ha suscitato profondo sdegno in tutto il paese dove la popolazione ha rivolto parole di stima e di solidarietà nei confronti del professionista.
 

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