Interventi chirurgici per gli infarti, lo "Spaziani" di Frosinone tra i dieci migliori ospedali d'Italia

I dati del 2021 nel rapporto curato dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali

Interventi chirurgici per gli infarti, lo "Spaziani" di Frosinone tra i dieci migliori ospedali d'Italia
di Giovanni Del Giaccio
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Mercoledì 7 Dicembre 2022, 09:06 - Ultimo aggiornamento: 14:40

Una vita salvata, soprattutto, ma anche una qualità di vita migliore se si interviene nel minor tempo possibile. È quello che si realizza all'ospedale "Fabrizio Spaziani" di Frosinone, tra i migliori dieci in Italia per interventi di angioplastica primaria vale a dire quella che si effettua di fronte a un infarto. In particolare a quello detto Stemi che riguarda l'occlusione acuta e completa di un'arteria coronarica epicardica.

Un intervento che va praticato entro 90 minuti - ancora meglio in quella che i medici definiscono la golden hour, trattandosi di una malattia tempo dipendente - perché quando si tratta di un infarto «il tempo è muscolo», dice Maurizio Menichelli, primario della cardiologia dell'ospedale di Frosinone, citando quello che si può considerare un mantra nelle patologie cardiovascolari.

Un risultato lusinghiero, non il solo per il reparto, annunciato ieri al ministero della salute durante l'illustrazione dei dati del Programma nazionale esiti (Pne) su dati 2021, curato dall'Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.

GLI INDICATORI

È un report che prende in considerazione il volume di attività e la qualità delle prestazioni relative all'apparato cardiocircolatorio, alla gravidanza e parto, al sistema nervoso e alla chirurgia generale. Si valuta il livello di aderenza degli indicatori - nel caso della cardiologia gli interventi tempestivi di angioplastica ma anche la mortalità a 30 giorni da un infarto - e quello delle aree cliniche nelle quali sono suddivisi gli indicatori stessi. La divisione va da aderenza molto alta, passando per alta, media, bassa e molto bassa.

Ebbene lo Spaziani è tra quelli che hanno il massimo livello. «È una soddisfazione che conferma quanto cerchiamo di fare quotidianamente e ci ripaga del nostro lavoro - commenta Menichelli - abbiamo un servizio 24 ore su 24 e 365 giorni l'anno, inoltre in caso di sospetto infarto i pazienti non passano in pronto soccorso ma abbiamo un percorso veloce per portarli direttamente in emodinamica». È lì che si riapre l'arteria occlusa. «Farlo tempestivamente - aggiunge il dirigente - vuol dire danneggiare meno tessuto possibile e garantire una qualità di vita migliore dopo l'episodio di infarto». Sono 280, in media, gli interventi annui in casi del genere.

Il piano - si legge nel rapporto - «considera le strutture con almeno 100 infarti che necessitano di Ptca tempestiva, 60 strutture su 148 raggiungono la soglia del 60%», Frosinone è subito dietro l'Ospedale del Mare di Napoli e l'Azienda ospedaliera universitaria Tor Vergata di Roma, ci sono poi il polo ospedaliero Giovanni Paolo II di Sciacca, l'ospedale Maria Vittoria di Torino, Antonio Abate di Erice, l'ospedale centrale di Bolzano, Mater Domini di Catanzaro, Maria Santissima Addolorata di Eboli e Infermi di Rimini».

GLI ALTRI SETTORI

Per quanto riguarda gli altri indicatori nell'area ginecologicalivello basso per i cesarei e molto basso per i parti naturali post cesareo. Medio, invece, l'indice per la mortalità a 30 giorni da un ictus e alto quello per mortalità a un mese da intervento di craniotomia. Molto bassi, infine, i livelli relativi alla colicistectomia laparoscopica per quanto attiene l'area chirurgica.
 

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