“Arturo – raccontano alcuni condomini - è stato accalappiato per un esposto fatto da una persona cui probabilmente dava fastidio. Ma non ci spieghiamo perché, visto che il cane è vecchio, è perfino senza denti, non potrebbe far male nemmeno ad una mosca e dato che gli manca poco tempo da vivere, preferiremmo che morisse dove ha sempre vissuto e non in un canile”.
Tantissime le persone che stanno supportando i condomini in questa battaglia che consiste nel riportare Arturo a casa sua.
“Tutta questa disponibilità ci rallegra – aggiunge una donna - e ci fa felice, dopo duemila telefonate domani (oggi, ndr) andrò a parlare con un responsabile del canile sperando che mi dia l'ok per andare a riprendere un pezzo importante della vita di chi ha amato, ama e amerà questo amico a quattro zampe”. A chiamare la polizia municipale sarebbe stato qualche residente della zona, per cui ora il meticcio si trova al canile di Ceccano, dove viene rifocillato e trattenuto negli appositi box. Presto, però, Arturo potrebbe rientrare a casa, dove ad attenderlo ci saranno molti suoi amici i quali lo coccoleranno meglio di prima. Arturo, giuridicamente, diventerà il cane di quartiere, come prevede una specifica normativa a tutela degli animali e dei luoghi in cui vivono. Ma la storia di Arturo porta a galla anche la mancanza di un canile a Ceprano, quello che c’era attualmente è sottoposto a sequestro della magistratura, ma l’amministrazione comunale è assai decisa in tal senso per cui non è escluso che una volta dissequestrato avvii un progetto ad hoc per la gestione. Ma questa è tutt’altra storia ora a Ceprano la priorità è riportare Arturo a casa.