Discariche a rischio e potenziali contaminazioni:
la Provincia diffida Sora e Fumone

Discariche a rischio e potenziali contaminazioni: la Provincia diffida Sora e Fumone
di Alessandro Redirossi
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Sabato 23 Giugno 2018, 13:31 - Ultimo aggiornamento: 13:32
Discariche di Sora e Fumone, percolato e potenziali contaminazioni: arrivano le diffide verso i Comuni per la messa in sicurezza dei siti. L’amministrazione provinciale di Frosinone ha infatti emesso giovedì due ordinanze di diffida nei confronti dei Comuni ciociari per intervenire rispetto a questioni ambientali annose e potenzialmente rischiose.
"ARA FROCELLA" A SORA
A Sora è critica la situazione dell’ex discarica in località “Ara Frocella”. Un’area sulla quale la Regione, nell’ambito di un accordo di programma, aveva autorizzato fra 2008 e 2009 il Comune sorano alla messa in sicurezza di emergenza e all’esecuzione del Piano di caratterizzazione del sito per 1,2 milioni di euro complessivi. Ma la messa in sicurezza non sembra proprio aver raggiunto l’obiettivo. Nonostante gli interventi, nella primavera del 2017 l’Arpa ha segnalato il superamento di alcune soglie di contaminazione. La Provincia ha scritto dunque al Comune per chiedere spiegazioni. E, l’amministrazione comunale ha segnalato che le opere realizzate sulla discarica erano in fase di collaudo e che su problematiche come la “iperproduzione di percolato nel corpo discarica” erano stati avviati approfondimenti con perizia di un geologo incaricato dal Comune. Intanto, i sopralluoghi per campionare le acque di falda, effettuati  dall’Arpa a maggio 2017 su richiesta della Procura di Cassino, hanno restituito un esito non proprio esaltante. Secondo le comunicazioni dell’Agenzia regionale alla Provincia, infatti, è emerso il superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione previste dalla legge per arsenico, nichel, piombo e solfati. L’11 aprile scorso si è tenuto anche un vertice in Provincia. In cui è emerso che “le opere di messa in sicurezza d’emergenza realizzate non risultano funzionanti”. Ed è stato chiesto al Comune di predisporre e trasmettere entro 30 giorni una relazione aggiornata per risolvere il problema.  I documenti che attestino il ripristino dei presidi di messa in sicurezza del sito, secondo l’ordinanza provinciale, non sono ancora stati trasmessi dal Comune. Essendo un sito “potenzialmente contaminato”, la Provincia ha diffidato il Comune di Sora a intraprendere entro 30 giorni gli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale dell’ex discarica.
"CERCETO" A FUMONE
Anche per l’ex discarica di Fumone, in zona Cerceto, la Provincia ha diffidato il Comune. Anche qui si parte da finanziamenti approvati in sede regionale fra 2005 e 2007 (si parla di circa 100mila euro per bonifica e recupero ambientale). Dai rapporti su campioni di suolo da parte dell’Arpa svolti nel periodo delle indagini geognostiche sul sito erano emersi, anni fa, valori superiori alle concentrazioni soglia di contaminazione per zinco, piombo, cobalto, vanadio, arsenico. A gennaio scorso il sopralluogo della Provincia con il sindaco di Fumone e i tecnici comunali. Secondo l’ordinanza provinciale, dal sopralluogo è emersa la presenza nell'area dell'ex discarica di due ingressi “artigianali” senza lucchetti, con le recinzioni mancanti o divelte in alcuni punti. Nel corpo della discarica “rifiuti a vista con ristagni d’acqua”. Delle 6 vasche di raccolta del percolato, 2 coperte dalla vegetazione e nemmeno ispezionabili. Per questo motivo a febbraio la Provincia ha chiesto al Comune di ripristinare le misure di messa in sicurezza dell’ex discarica, per renderla inaccessibile, scongiurare l’abbandono incontrollato di rifiuti e procedere allo svuotamento della vasche di percolato secondo normativa. A marzo un nuovo incontro fra gli Enti, in cui si era concordato  che il Comune dovesse richiedere un nuovo finanziamento regionale, tenendo conto della necessità di adeguare il piano di caratterizzazione della discarica. Stando a una determina del 30 maggio scorso, il Comune ha affidato i lavori per il ripristino di recinzioni e cancelli dell’ex discarica.
Ma nell’ordinanza di giovedì della Provincia si evidenzia che l'amministrazione di Fumone non avrebbe trasmesso elaborati grafici e documentazione per attestare il ripristino delle condizioni di messa in sicurezza del sito o documentazione per l’adeguamento del Piano di caratterizzazione della discarica. Da qui la diffida della Provincia per intraprendere entro 30 giorni interventi di messa in sicurezza del sito.
 
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