Frosinone Coronavirus, la tregua è un’illusione: altri dodici contagiati

Frosinone Coronavirus, la tregua è un’illusione: altri dodici contagiati
4 Minuti di Lettura
Lunedì 7 Settembre 2020, 07:35


La tregua concessa dal Covid-19 in provincia di Frosinone è durata solo 24 ore. Nella giornata di ieri sono stati registrati 12 casi di positività, la prima settimana del mese di settembre si chiude, quindi, come era finita quella precedente con cifre decimali e una rinnovata emergenza pandemia.
Si tratta di persone collegate a link già noti, individuati grazie all’azione di prevenzione predisposta dall’Asl di Frosinone nei confronti di coloro i quali sono stati a contatto con persone positive.
Tra i nuovi positivi, tutti asintomatici, riscontrati nella giornata di domenica c’è anche un bambino di 3 anni, mentre la persona più anziana ne ha 79 di anni.
I centri di residenza sono dislocati tra Frosinone (3 casi), Sora (3 casi), Monte San Giovanni Campano, Isola Liri, Arce e Ripi. Per due casi le persone positive, fino al tardo pomeriggio di ieri, si sono riscontrati problemi per le comunicazioni da parte dell’Asl perché telefonicamente irrintracciabili.
Nella settimana appena terminata ci sono stati, in totale, 46 nuovi positivi: lunedì 31 agosto 4 casi, martedì 1 settembre 5 casi, mercoledì 2 settembre 7 casi, giovedì 3 settembre 6 casi, venerdì 4 settembre 12 casi, sabato 5 settembre e ieri 6 settembre 15 casi. Meno della metà rispetto alla settimana dal 24 al 30 agosto, che sono stati i 7 giorni più neri dell’estate con 100 positivi: lunedì 24 agosto 1 caso, martedì 25 agosto 16 casi, mercoledì 26 agosto 16 casi, giovedì 27 agosto 15 casi, venerdì 28 agosto 23 casi, sabato 29 agosto 10 casi e domenica 30 agosto 19 casi.
Nel giro di 3 settimane, il numero totale tutti asintomatici, tranne un 83enne di Ripi ricoverato allo Spallanzani di Roma, dei nuovi infettati è schizzato a quota 180.
Mentre le persone in isolamento fiduciario, vale a dire coloro i quali sono stati a contatto con persone positivi, oppure sono rientrate da Paesi a rischio, supera quota 500.
Con l’inizio della nuova settimana, quella che precede il suono della prima campanella negli istituti scolastici della Ciociaria, proseguono i test sierologici al personale della scuola. Finora sono stati 6.500 coloro i quali hanno risposto all’invito dell’Asl che ha organizzato centri di prelievo in 13 istituti scolastici della Provincia.
Sul territorio regionale, nella giornata di ieri, su quasi 11 mila tamponi si sono registrati 122 casi di questi 67 sono a Roma e un decesso.
Nonostante la fase dei rientri dalle mete di villeggiatura a livello regionale resta altissima l’attenzione ai rientri, con test rapidi.
Anche perché l’età media delle persone risultate positivè è di 25 anni. “Evidentemente si è verificato un fenomeno di ritrovo, nei bar e nei locali notturni, con pochi controlli, che ha poi provocato un’ondata che stiamo individuando attraverso i test, principalmente a Civitavecchia, ma anche ad altri drive- in”, ha spiegato l’assessore alla sanità della regione Lazio Alessio D’Amato.
Negli ultimi giorni sono stati definiti i dettagli della campagna antinfluenzale, la Regione Lazio, recepita la nota dell’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, ha anticipato al primo ottobre l’avvio della campagna. In queste ore ai medici di famiglia è in arrivo il documento con tutte le informazioni necessarie. Ormai da tempo è nota l’obbligatorietà del vaccino per gli anziani e le persone a partire dai 65 anni.
Per i bambini tra i sei mesi e i sei anni la vaccinazione sarà fortemente consigliata, è obbligatoria invece per il personale che lavora nelle Asl, negli ospedali, nel policlinici universitari nonché coloro i quali prestano servizio negli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico. Tra i soggetti obbligati a vaccinarsi anche i volontari e gli operatori dei servizi esternalizzati, come ad esempio i dipendenti delle ditte di refezione o di biancheria.
Il vaccino contro l’influenza stagionale, come hanno più volte spiegato gli esperti, è di fondamentale importanza per evitare la sovrapposizione di sintomi con il Covid -19 e l’influenza comune.

Vin.

Car.

© RIPRODUZIONE RISERVATA