"Faito", disboscato un ettaro e mezzo: indagine della Forestale

"Faito", disboscato un ettaro e mezzo: indagine della Forestale
di Marco Barzelli
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 14 Febbraio 2024, 09:05

Pende un procedimento penale contro una società privata per il taglio indiscriminato di un ettaro e mezzo del monumento naturale "Bosco Faito" di Ceccano. È stato raso al suolo da ormai un anno un pezzo di area protetta dietro alla zona industriale di via Monti Lepini. L'operazione di polizia giudiziaria è stata condotta dai carabinieri forestali locali. I detentori del terreno non avrebbero nemmeno richiesto l'autorizzazione per un taglio selettivo, ma soltanto per una semplice pulizia. Gli uomini del comandante Roberto Bianchi, invece, hanno denunciato una vera e propria "tabula rasa" alla Procura. È sparito un boschetto composto soprattutto da querce. Non sono stati lasciati in piedi neanche sessanta alberi per ettaro, come prevede la normativa regionale. Si sarebbe quantomeno salvato un centinaio di esemplari, al netto della potenziale illiceità dell'abbattimento generale. La scomparsa di una "lingua verde", alle spalle all'agglomerato industriale, ha già incontrato lo sdegno di residenti e frequentatori dell'area appartata in zona Asi. Serpeggia ormai il timore di una potenziale cementificazione di una fetta di bosco, risultata ricadente entro i confini del monumento naturale istituito dal 2009 e regolamentato dal 2016. Gli ambientalisti si erano già battuti vent'anni fa per salvare larga parte del bosco da un controverso progetto edilizio, avallato dalla Regione nel 2005 ma poi naufragato proprio grazie all'istituzione dell'area protetta.

LA GESTIONE

Dal novembre scorso, a oltre cinque anni dalla richiesta di "adozione", il Comune di Ceccano è diventato gestore del "polmone verde" al posto della Provincia. Il Bosco Faito è parzialmente privato, come nel caso del terreno disboscato ma anche e soprattutto dell'ex polveriera Snia-Bpd, in via di bonifica nel Sin della Valle del Sacco. Il Comune, inoltre, ha appena ottenuto dall'Anas la cessione del tratto stradale interessato in località Valle Fioretta, inglobato nel centro abitato di Ceccano. Il gestore delle strade statali continuerà a occuparsi esclusivamente dell'asfaltatura stradale tra l'ex birreria Carlsberg e l'area industriale che precede il casello autostradale frusinate. Il sindaco Roberto Caligiore, ricevuti in municipio gli imprenditori coinvolti, ha spiegato che «questa azione apre tutta una serie di agevolazioni e snellimenti burocratici per il territorio e le aziende dal punto di vista urbanistico e pubblicitario». Nel mentre, però, un privato ha fatto sparire più di uno dei 336 ettari monumentali.
Il programma amministrativo, a un anno e mezzo dalla fine del mandato, la definisce «un'area verde da vivere e custodire per le generazioni future». Il Comune, neo gestore, è chiamato alla sua tutela e valorizzazione. L'amministrazione Caligiore si è anche impegnata a creare «percorsi naturalistici che permettano di immergersi nella natura, con aree attrezzate per picnic e barbecue, aree gioco per bambini e sentieri di varie difficoltà per escursionisti, con didascalie della flora e della fauna».
Marco Barzelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA