Elezioni Ferentino, Berretta
sfida l'ex alleato Pompeo:
«La STU torni pubblica»

Maurizio Berretta
di Emiliano Papillo
4 Minuti di Lettura
Venerdì 18 Maggio 2018, 18:24
La città di Ferentino si prepara ad andare al voto il prossimo 10 giugno per rinnovare il sindaco ed il consiglio comunale. Cinque i candidati a sindaco: Antonio Pompeo, Franco Collalti, Maurizio Berretta, Giuseppe Virgili e Fabio Magliocchetti. Li conosceremo tutti nei giorni precedenti il voto. Iniziamo con Maurizio Berretta, consigliere di opposizione uscente che guida una coalizione  civica composta da tre liste Democraticamente, Valore e Berretta Sindaco. 

Maurizio Berretta: dieci anni da assessore,capogruppo Pd, poi l’addio e dura opposizione. Come mai questa scelta?
«Quattro anni fa insieme ai tanti amici che condividono con me questa passione,abbiamo deciso di prendere le distanze dall’attuale amministrazione in quanto le divergenze sui programmi per la città erano troppo ampie. Temi fondamentali quali la condivisione delle scelte, la trasparenza, interventi strutturali di servizi sociali, la riqualificazione urbana di periferia, il rilancio del centro storico e della zona industriale non erano priorità di questa amministrazione».

Si presenta quale sindaco a capo di una coalizione civica con molti giovani. Quali sono i punti del suo programma?
«La nostra coalizione è formata da tre liste: Berretta Sindaco, Democraticamente e Valore. È una coalizione formata da persone che hanno esperienza amministrativa, professionisti, persone che lavorano nella Sanità, consulenti, operai. Tutte le categorie sono rappresentate. I dodici punti programmatici inderogabili ma non esclusivi sono : il lavoro, il sociale con particolare attenzione ai meno abbienti, la riqualificazione ambientale e sanità, una città sicura, una nuova mobilità urbana, la riqualificazione urbana e sicurezza stradale, l’accessibilità universale allo sport, una città turistica e ospitale, studio e cultura, una macchina amministrativa funzionale, una migliore gestione del servizio idrico, la tutela degli animali».

L’opposizione si presenta molto divisa e frammentaria, come mai non siete riusciti a coalizzarvi?
«La storia insegna che le “ammucchiate” non portano da nessuna parte; ognuno di noi si presenta con un programma bene definito e le persone di Ferentino sapranno scegliere. È chiaro che, come abbiamo già dimostrato in consiglio comunale, per temi  importanti per la città, l’opposizione ha saputo votare insieme mettendo da parte le ideologie politiche».

Suoi pregi e difetti?
«Pregi: determinazione, caparbietà e capacità di ascolto. I difetti li lascio giudicare agli altri».

Un aggettivo per definire i suoi avversarsi...
«Franco Collalti:  cortese
Fabio Magliocchetti: gentile
Antonio Pompeo: permaloso
Giuseppe Virgili: garbato»

Come pensa di risolvere il problema della STU?
«Se dieci anni fa poteva essere un progetto di riqualificazione di un’area ben precisa (Attorno agli archi di Casamri,ndr), oggi, con condizioni economiche totalmente cambiate e con una governance che ha molte ombre e cinque anni di stallo assoluto con oltre due milioni di euro di debiti maturati; abbiamo il dovere di intervenire anche alla luce della normativa nazionale sciogliendo la società stessa, attuando le azioni di responsabilità nei confronti di coloro che hanno prodotto questo danno economico e sociale. Provvederemo a ri-destinare gli immobili per finalità prettamente pubbliche e non ad appartamenti e locali privati come fin qui portato avanti dall’attuale Giunta».

Ferentino ha la superstrada e un casello ed ora anche una nuova stazione, ma l’area non è sviluppata. Che idea ha in merito?
«Uno dei più grandi errori che si fanno in Italia è che ogni ente o organismo privato programma solo il proprio orticello così da non avere mai una visione di insieme. Dopo gli investimenti della regione su casello e superstrada e gli investimenti privati di ferrovie dello stato, è bene che il comune intervenga nel ridefinire tutte le aree circostanti sia sotto il profilo di cambiare le destinazioni urbanistiche da industriali a servizi per permettere l’insediamento anche di attività con finalità commerciali, ricettive e di servizi in genere, sia nella riqualificazione urbana tipo strade, marciapiedi, fossi ed illuminazione pubblica».

Ci parli del Maurizio Berretta nel privato? Hobby, famiglia e sogni nel cassetto.
«Nato 46 anni fa a Lausanne in Svizzera, abito a Ferentino da quando avevo 6 anni e da 20 sono sposato con Roberta; un figlio Lorenzo che ha da poco compiuto 18 anni. Da 23 anni sono un imprenditore attualmente responsabile della gestione amministrativa e contabile di un’azienda specializzata in riforniture industriali che ha sede a Sabaudia (LT). Sono diversi anni che collaboro in qualità di genitore volontario in un’associazione sportiva locale che si occupa di sport accessibile come veicolo di inclusione di bambini e ragazzi con difficoltà. Vivo le mie giornate dividendomi tra lavoro, impegno politico, famiglia e passioni. Non rinuncio mai al mio appuntamento settimanale con gli amici sul campo di calcetto, alle serate in compagnia, mi piace condividere, stare insieme. La fede calcistica è divisa tra il Frosinone ed il Milan e seguo con altrettanta passione e dedizione quasi tutte le realtà sportive di Ferentino. Mi direte sicuramente come fai a conciliare tutto ciò, è facile, l’impegno, la passione e la motivazione sono elementi indispensabili per conciliare il tutto. Il mio nel cassetto? Riuscire, insieme a coloro che condividono il nostro progetto, a rendere Ferentino una città piacevole da vivere».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA