«Sono tutti in riunione». Il giorno più lungo della Bpf: «Fiducia in chi indaga, i clienti non rischiano»

Il comunicato dell'istituto di credito di piazzale De Matthaeis: "I finanziamenti concessi sono garantiti"

«Sono tutti in riunione». Il giorno più lungo della Bpf: «Fiducia in chi indaga, i clienti non rischiano»
di Giovanni Del Giaccio
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Mercoledì 7 Febbraio 2024, 08:38 - Ultimo aggiornamento: 14:07

«No guardi, non è il caso». La pausa pranzo sta per finire, le auto di polizia e guardia di finanza sono andate via dopo che per mezza giornata hanno presidiato la sede centrale della Banca popolare di Frosinone, nella centralissima piazza De Mathheis. I dipendenti hanno trovato già lì, al loro arrivo, gli agenti della polizia e militari delle fiamme gialle. Nessun commento, la consegna è del silenzio. A pochi passi c'è il portone che conduce ai piani alti, quelli della direzione generale e della presidenza. La prima risposta al citofono era stata, in mattinata, «ci spiace, sono tutti in riunione». La seconda, nel pomeriggio « arriverà un comunicato». Cosa poi avvenuta.

DOPPIA FIDUCIA

«La Banca ha messo a disposizioni degli organi inquirenti le proprie strutture per assicurare la pronta esibizione e consegna dei documenti richiesti. Il procedimento per il quale la Procura indaga è l' ipotesi di conflitto di interesse nella valutazione e nella erogazione di crediti a favore di società dei due gruppi di imprenditori edili». Dall'istituto informano che «L'esposizione globale dell'azienda nei confronti delle società interessate non supera il 5% dell'intero ammontare dei crediti erogati dalla Banca e risulta assistita da garanzie reali per un importo pari al 200% del credito erogato». Nessun rischio per soci, investitori e clienti, insomma.
Il consiglio di amministrazione «esprime piena fiducia nel comportamento della struttura dell'azienda e del suo amministratore delegato, sulla base delle informazioni in proprio possesso e delle valutazioni condotte per la concessione dei crediti alle società interessate; ci si rimette peraltro alle indagini che saranno condotte dalla magistratura corroborate dal diritto di difesa di coloro che sono indagati».

LA PIAZZA

Nel frattempo al posto di Rinaldo Scaccia svolgerà le funzioni il vice direttore generale, mentre si informa che «le diverse attività inerenti lo svolgimento delle funzioni bancarie sono regolarmente assolte dalla Banca Popolare del Frusinate».

Che se fossero confermate le accuse è parte lesa in questa vicenda

Trovarsi con l'amministratore delegato e direttore generale ai domiciliari e gli investigatori negli uffici ad acquisire carte non è cosa ordinaria. L'attività dell'istituto di credito è comunque proseguita regolarmente, i clienti che sono entrati - a inizio giornata ignari, con il passare delle ore consapevoli dell'accaduto - hanno svolto le normali operazioni. A De Matthaeis tante le persone che arrivano solo per capire quello che sta succedendo, molte di più quelle che nei bar intorno all'istituto di credito commentano il fatto del giorno. C'è chi doveva incontrare, ieri mattina, proprio il direttore generale «spero di non aver detto mai nulla di compromettente al telefono» - dice ridendo.
 

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