Anagni, Porta Cecere utilizzata come bacheca: è polemica

Anagni, Porta Cecere utilizzata come bacheca: è polemica
di Paolo Carnevale
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Martedì 28 Marzo 2023, 09:40 - Ultimo aggiornamento: 11:00


Uno dei monumenti più antichi di Anagni, Porta Cerere, viene utilizzato come una vera e propria bacheca per appendere avvisi. È soltanto l'ultimo di tanti casi di degrado che fanno discutere ad Anagni. L'episodio si è verificato un paio di giorni fa, ed è stato reso noto da un giovane maestro appassionato di storia locale e difensore delle bellezze della città. Il giovane maestro ha infatti sottolineato sulle sue pagine social, con tanto di foto, come la porta fosse stata utilizzata poche ore prima come una bacheca per appendere un avviso. Subito dopo la segnalazione la pagina appesa è stata rimossa. Quelle che non sono sparite sono state le polemiche che, da quel momento in poi, hanno cominciato a diffondersi sia sui social sia nel dibattito pubblico. Porta Cerere è uno dei monumenti storici più noti della città. È l'ingresso utilizzato per entrare nel centro storico dalla parte bassa, andando poi verso la cattedrale di Santa Maria.

LA STORIA
Di origine classica, la Porta venne poi ristrutturata nel 1564 e posta in una zona più arretrata rispetto a quella attuale. Anche quella porta cadde poi nell'oblio e nella decadenza, fino ad essere poi ristrutturata così come si vede oggi nel 1841, su progetto dell'ingegner Antonio Martinelli.
Come detto, il dibattito sull'accaduto si è subito radicalizzato, tra quelli che ritenevano che si trattasse solo di un episodio isolato, e quelli che hanno invece considerato ciò che è successo come l'ennesima puntata di un processo di degrado a cui da tempo si assiste in diverse zone della città.

Un'interpretazione, purtroppo, confermata dagli episodi moltiplicatisi nelle ultime settimane.

I PRECEDENTI
Basti pensare, ad esempio, all'episodio della bicicletta decorata con dei fiori posta di fronte alla fontana di Palazzo Pacchetti distrutta da due ragazzi, che poi hanno fatto pubblicamente ammenda e l'hanno rimessa a posto; o ai giochi del giardino pubblico Lionello Pesoli, diverse volte distrutti, nonostante gli interventi degli operai comunali: o ai danni fatti all'interno del giardino Ousmane, all'interno del parco del convitto Regina Margherita; o, da ultimo, al cippo storico posto di fronte all'ingresso di palazzo Graziani, nel centro cittadino, distrutto pochi giorni fa da una manovra incauta di un'automobilista, che dopo l'accaduto non si è neppure fermata per assumersi le proprie responsabilità. Insomma, c'è un problema evidente di mancanza di senso civico in città. E tanti cittadini ieri, di fronte all'ennesimo sfregio, si sono augurati che possano essere presi in fretta provvedimenti esemplari nei confronti di chi compie atti del genere.

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