Frosinone, addio "strada per i tifosi": no dal Consiglio di Stato

Frosinone, addio "strada per i tifosi": no dal Consiglio di Stato
di Gianpaolo Russo
3 Minuti di Lettura
Domenica 4 Giugno 2023, 09:20 - Ultimo aggiornamento: 10:13

 

Addio alla strada per i tifosi ospiti prevista dal comune di Frosinone. Le motivazioni della sentenza che, pone la parola fine, ad un contenzioso durato ben sette lunghissimi anni, è arrivata da poche ore. Il consiglio di Stato ha accolto il ricorso della Regione Lazio ribaltando la prima sentenza del Tar favorevole al comune (ed alla Turriziani Diffusion srl che su quell'area voleva costruire anche un albergo ed un campo da golf).

LA RICOSTRUZIONE

La vicenda di questa infrastruttura rimasta bloccata nei tribunali parte ne lontano 2015 quando si stava realizzando il nuovo stadio Benito Stirpe. Il comune pensò di realizzare un collegamento viario da destinare alle tifoserie ospiti che portasse i sostenitori che provenivano da fuori direttamente nel settore loro destinato (l'angolo della curva sud) per migliorare le questioni legate all'ordine pubblico ma anche per "liberare" spazi sul restante viale Michelangelo da sempre interdetto ai tifosi locali proprio per garantire il passaggio delle tifoserie ospiti. Si trattava di 300 metri di strada che partiva tra il Palasport e il centro Studi Amministrativi e che sfociava sulla fine di viale Michelangelo in prossimità del cavalcavia della ferrovia.
Il 16 dicembre 2015 il comune chiede alla Regione Lazio l'autorizzazione paesaggistica per costruire la strada ma Il 18 luglio del 2016 il Ministero dei Beni culturali, ha espresso il proprio parere vincolante confermato il 3 agosto dalla Soprintendenza. Così il 28 settembre 2016 la Regione non concede l'autorizzazione. Il comune quindi impugna la sentenza al Tar che il 30 ottobre del 2018 annulla i provvedimenti impugnati.
A quel punto si oppone la Regione ed impugna la sentenza al Consiglio di Stato sino ad arrivare al 16 marzo del 2023 quando viene scritta la parola fine.

LE MOTIVAZIONI

Sono state pubblicate solo da poche ore. Nella sentenza si definisce come bosco «un'area boscata»con una percentuale di copertura superiore al 50%.
«L'intervento oggetto del giudizio, in definitiva, essendo una nuova opera da realizzare in area boscata vincolata, non è conforme alle norme di tutela paesaggistica. La Regione Lazio ha prodotto altra memoria a sostegno delle proprie ragioni, sottolineando come il rimboschimento compensativo non possa valere ad evitare il vincolo paesaggistico sulle aree» è un passaggio della decisione. Per questi ed altri motivi relativi alla salvaguardia e tutela ambientale il consiglio di Stato respinge i ricorsi proposti in primo grado dal comune di Frosinone e dalla Turriziani Diffusion s.r.l.

IL COMUNE

Amaro il commento del sindaco di Frosinone, Riccardo Mastrangeli: «Le sentenze si rispettano e ne prendo atto. Questa decisione attesa da tempo arriva nel momento in cui il Frosinone è appena approdato alla serie A. Stiamo cercando soluzioni alternative e percorribili che possano arrivare al risultato prefissato di decongestionare il traffico intorno allo stadio. Ci stiamo muovendo su canali alternativi».

ALTRI PERCORSI

Canali che chiamano in causa questa volta l'amministrazione provinciale che intende realizzare una nuova scuola superiore nei pressi del Conservatorio. Nell'ambito di questo progetto è prevista la realizzazione anche di una strada di attraversamento che collega viale Michelangelo a Viale Olimpia partendo da dietro la scuola di musica e sfociando alle spalle della tribuna est (distinti). L'obiettivo è quello di creare un percorso "blindato" per le fasi di accesso e deflusso dei tifosi ospiti, evitare contatti tra le tifoserie, aprire i varchi di viale Olimpia lato curva nord/tribuna est così da far defluire meglio i tifosi di casa all'uscita senza creare disagi e file, ampliare le aree di sosta su parte di viale Michelangelo. Il problema, come sempre, sono i tempi. Ad agosto inizia il nuovo campionato. Se la situazione dovesse rimanere quella attuale i tanti disagi patiti dai tifosi di casa nel raggiungere lo stadio sia a piedi che in auto ed anche in fase di deflusso resterebbero e verrebbero anzi moltiplicati in vista della serie A dove sono previsti sempre pienoni sulle tribune.
A distanza di sette anni dalla realizzazione del nuovo stadio Benito Stirpe manca ancora questa infrastruttura con i tempi biblici della giustizia che ancora una volta non hanno aiutato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA