Almeno 150 persone sono state arrestate in quella che il ministro degli Interni, Gérald Darmanin, ha definito «una notte di violenza ingiustificabile contro i simboli della Repubblica: municipi, scuole, stazioni di polizia bruciate o attaccate». I pubblici ministeri hanno dichiarato che i magistrati indagheranno l'agente di polizia che ha sparato al ragazzo per «omicidio volontario» e il difensore civico per i diritti umani ha aperto un'inchiesta. I manifestanti hanno lanciato fuochi d'artificio contro la polizia, incendiato auto e dato fuoco a edifici pubblici nelle città della periferia intorno a Parigi, ma anche nella città di Tolosa, nel sud-ovest, e in città del nord. Si sono verificati disordini anche ad Amiens, Digione e St-Etienne, e alle porte di Lione.
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