Tajani a Controcampo: «L’autonomia non dovrà danneggiare il Centrosud. FI garanzia per l’Europa»

Il vicepresidente forzista: «Tasse giù, questo sarà il primo atto del governo»

Tajani a Controcampo: «L’autonomia non dovrà danneggiare il Centrosud. FI garanzia per l’Europa»
di Massimo Martinelli e Barbara Jerkov
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Mercoledì 21 Settembre 2022, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 12:30

Se dovesse vincere il centrodestra, quale sarà il primo provvedimento che adotterà il nuovo governo, presidente Tajani?
«Ridurre la pressione fiscale. Va abbattuto quanto prima il cuneo fiscale, ovvero quel dislivello che c’è tra ciò che l’imprenditore paga e ciò che effettivamente il lavoratore incassa. Se questa riforma può richiedere un po’ di tempo, si può immediatamente decidere la detassazione di tutto ciò che l’imprenditore dà al dipendente oltre allo stipendio, quindi detassando tutti i premi, gli aumenti eccetera. E poi bisogna aumentare rapidamente le pensioni minime ad anziani e disabili contro l’inflazione».

Letta ha detto: questo voto sarà per gli italiani un referendum “o di qua o di là”, una vera e propria Brexit. Condivide l’importanza di queste elezioni, e perché?
«Certo, sono una scelta di campo. Tra chi vuole aumentare le tasse, mettere la patrimoniale, infliggere un’altra tassa sulla casa, e chi invece vuole ridurre la pressione fiscale, pagare meno ma pagare tutti per favorire la crescita dell’economia. Ecco, noi siamo dalla parte di chi vuole ridurre le tasse per difendere il potere d’acquisto di pensioni e stipendi e far vivere meglio gli italiani».

Draghi a New York dice: basta ambiguità nei confronti delle autocrazie. All’estero c’è chi teme un cambio di linea dell’Italia con un governo di centrodestra e, dall’altro lato, c’è chi come Meloni accusa la sinistra di danneggiare l’immagine internazionale del nostro Paese pur di colpire la destra. Lei cosa ne pensa? 
«Noi di FI siamo per dare continuità alla nostra politica estera: ha detto il presidente del Ppe, Manfred Weber che ogni voto dato a FI è un voto in più dato all’Europa.

Il centrodestra di cui noi siamo garanti sul piano internazionale non cambierà la sua politica estera. Quindi difesa dell’Ucraina, ancora sanzioni, rapporto forte con l’Ue e con gli Usa e grande presenza all’interno della Nato».

Il centrodestra dice che l’autonomia sarà insieme al presidenzialismo la prima riforma che metterà in cantiere. Non c’è il rischio di aumentare il divario, economico e sociale, tra Nord e Sud?
«Bisogna fare molta attenzione. Molta. L’autonomia va bene a condizione che non sia un privilegio del Nord ai danni del Centrosud, e dobbiamo parlare anche del ruolo della Capitale d’Italia. Se deve essere un progetto a beneficio di tre Regioni e che crea ancora maggior dislivello tra Nord, Centro e Sud allora siamo contrari perché i cittadini italiani sono tutti uguali».

La vicenda tragica delle Marche ci ricorda una volta di più che la questione climatica è centrale e non più rinviabile. Invece in questa campagna elettorale non se n’è parlato o quasi. I moderati sono poco sensibili ai temi ambientali?
«Al contrario, è un punto importante del programma di FI: Berlusconi ha detto di voler piantare un milione di alberi all’anno. Quindi lotta al cambiamento climatico, prevenzione, ma senza ideologie. Le faccio un esempio concreto: la rigenerazione urbana, che vuol dire rilanciare l’edilizia, comporta consumare minor energia e minori emissioni. Un esempio di come si può fare la lotta contro il cambiamento climatico facendo politica industriale».

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In questa campagna elettorale si è tornati a parlare di aborto. Il presidente Zingaretti, nostro ospite a Controcampo, ha detto che se vince la destra è un diritto a rischio. Le chiedo: la legge 194 sarà rivista?
«L’aborto è un tema talmente delicato che non può essere strumentalizzato in campagna elettorale. Che si debbano aiutare le donne che non vogliono abortire, questo sì, è importante che nessuno si senta obbligato a farlo perché ha paura di non poter mantenere questo bambino. Ma per quanto ci riguarda la legge 194 non si tocca». 

Dallo scostamento di bilancio alla politica estera, ci sono diversi temi importanti su cui voi, Lega e FdI la pensate diversamente. Cosa vi fa pensare che riuscirete a governare insieme?
«Non siamo un partito unico però abbiamo un programma comune che abbiamo tutti sottoscritto. FI sarà garante di un’Italia serena, tranquilla, e che avrà stabilità politica».

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