Superbonus, come salvarsi da stop sconto in fattura e cessione del credito? Il 4 aprile l'ultima possibilità. Rischio sanzioni

Mercoledì 3 Aprile 2024, 11:50 - Ultimo aggiornamento: 18:08

Remissione in bonis

La tagliola si aggiunge al fatto che il blocco alla cessione varrà anche per chi ha inviato la Comunicazione di inizio lavori (Cila) entro il 16 febbraio di un anno fa, quindi in tempo utile, ma poi non ha ancora effettuato pagamenti.

È stata portata infatti al 4 aprile la scadenza per la cosiddetta "remissione in bonis", che consentiva di effettuare o correggere eventuali comunicazioni di cessione del credito pagando 250 euro di sanzione fino al 15 ottobre prossimo. Ora non farlo comporterà l'impossibilità a cedere il credito e il ritorno al regime della detrazione sulla dichiarazione dei redditi. Lo sconto sulla dichiarazione, per il valore degli importi dei lavori, rischia però di non poter essere utilizzato da chi ha redditi bassi o è incapiente, non avendo imposte da scontare.

Il testo finale conferma invece che lo stop allo sconto in fattura e alla cessione del credito non si applicherà agli immobili danneggiati dai terremoti nel centro (Esclusa l'EmilIa Romagna). Ma con un "paletto": la deroga - è scritto nel testo - «trova applicazione nel limite di 400 milioni di euro per l'anno 2024, di cui 70 milioni per gli eventi sismici che si sono verificati il 6 aprile 2009».

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