Superbonus 110, ipotesi cartolarizzazione: che cos'è e come funziona

Domenica 19 Febbraio 2023, 13:28 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 00:07

Il compromesso politico

Nella maggioranza si cerca intanto - non senza fatica e addebitando ai precedenti governi le falle che oggi devono essere tappate - un compromesso che renda meno scivoloso il passaggio alle Camera. Dove sono in molti (e non solo nell'opposizione) a pensare, pur ammettendo la necessità di bloccare la discesa verso il default, che il decreto possa diventare un freno all'economia e all'edilizia. È anche Forza Italia, con Giorgio Mulè, a definire «irrinunciabili» le modifiche. Una nuova crepa nella maggioranza. Intanto Tommaso Foti, capogruppo Fdi alla Camera, introduce per primo l'ipotesi della cartolarizzazione dei crediti cedut, come base di confronto con le parti interessatei: «Non possiamo mettere a rischio i conti pubblici ma siamo pronti a modifiche». Del resto, rimarcano gli esponenti del partito della premier di fronte all'allarme di imprese e sindacati, anche Draghi sapeva bene che si doveva intervenire ma «non ha potuto farlo per ragioni politiche».

Il M5s respinge al mittente ogni accusa: «Chiamiamo le cose con il loro nome: è un decreto vergogna. Il Governo e la presidente del Consiglio hanno voltato le spalle a tutti gli italiani: l'ennesima figuraccia di chi non ha ancora capito che governare e fare campagna elettorale sono due cose distinte» avrebbe detto, il leader dei Cinque Stelle, Giuseppe Conte, durante una riunione via zoom con i parlamentari pentastellati. «Il Governo vuole forzatamente convincere i cittadini che il Superbonus è una misura dannosa e non sostenibile. Noi non possiamo permettere che prevalga questa narrazione, che peraltro cerca con chirurgico depistaggio fuori da questa maggioranza la responsabilità di una decisione che azzoppa l'intero Paese. Vengono colpite migliaia di famiglie e imprese. Dobbiamo contrastare in ogni sede queste falsità: dobbiamo lavorare ad una vera operazione-verità». Europa Verde-Avs, con Angelo Bonelli, chiede alla Meloni di riferire in Aula, mentre Azione, Italia Viva e Pd attaccano: quando Meloni era all'opposizione, il senso dei loro attacchi, diceva che avrebbe trovato una giusta soluzione, dalla parte delle imprese e proteggendo i bonus edilizi: solo promesse elettorali.

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