I lavori salvi
La maggioranza ha deciso di ritirare le proprie proposte di modifica, ma a tutti i parlamentari è rimasto l’amaro in bocca, compreso il relatore Guerino Testa (Fratelli d’Italia), che aveva spinto per tutelare settori del Made in Italy come quello di serramenti e infissi, con 50mila posatori, 40mila rivenditori e decine di migliaia di produttori di legno e alluminio. Evitando possibili contenziosi con lo Stato da centinaia di migliaia di euro per i lavori iniziati e non conclusi, visto lo stop ai vecchi bonus.
Il decreto Superbonus, approvato a fine anno dal Consiglio dei ministri, salva i lavori col 110% certificati solo entro il 31 dicembre 2023.