Fisco, caccia agli evasori delle tasse dalle foto social: nel mirino vacanze da sogno e cene di lusso con il data scraping

Mercoledì 31 Gennaio 2024, 19:25 - Ultimo aggiornamento: 1 Febbraio, 00:15

Il concordato preventivo

Ma la guerra ai furbetti andrà anche oltre il perimetro del concordato preventivo. «Non abbassiamo la guardia»: quelli che non aderiranno al concordato «entreranno in liste selettive», dove si faranno i controlli e nel caso di «anomalie, là si deve intervenire», assicura Leo. Che torna a difendere la scelta di eliminare la soglia di accesso al concordato (l'eliminazione del punteggio 8 negli indici Isa di affidabilità fiscale «non vuol dire incentivare l'evasione»): sotto il punteggio di 8 c'è la maggior parte dei soggetti Isa, il 55%, pari a 1,34 milioni di contribuenti, eppure proprio sotto quella soglia appena «l'1% dei contribuenti viene controllato». Ma la lotta del governo all'evasione punta anche sulla riduzione delle tasse: «Il nostro disegno è di di alleggerire il carico fiscale, visto che abbiamo una pressione fiscale molto molto rilevante che in qualche modo favorisce anche l'evasione», spiega Leo, che punta sul concordato per raccogliere le risorse necessarie a proseguire la riduzione dell'Irpef. Dopo il taglio da 4 a tre aliquote, si guarda ad un sistema a 2 aliquote, mentre l'«obiettivo di legislatura» è l'aliquota unica: il tutto, ripete cauto il viceministro di FdI, «compatibilmente con le risorse». Intanto l'attuazione della delega fiscale prosegue a pieno ritmo: altri due nuovi decreti legislativi sono in dirittura d'arrivo. Il primo, «entro febbraio», sulle sanzioni: «nel nostro sistema tributario sono da esproprio e vanno corrette». Il secondo sulla riscossione, che si trova in una situazione di «difficoltà enorme», con un magazzino che supera i «1.185 miliardi»: bisognerà verificare quali crediti sono ancora recuperabili e quali no.

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