"In questa fase caratterizzata da una grave emergenza economico-sociale e dalla colpevole assenza della politica, – ha sottolineato Capone – assume ancor più rilevanza il ruolo dei corpi intermedi al fine di dare maggiore peso alle istanze di imprese e lavoratori portando ai tavoli del Governo proposte concrete a sostegno delle diverse categorie. Occorre pertanto superare le logiche anacronistiche del passato fondate sullo scontro ideologico e sul conflitto e confrontarsi senza pregiudizi su questioni cruciali come la definizione di un nuovo modello di welfare, il rafforzamento del sistema di tutele e garanzie contrattuali per i lavoratori, la previsione di un piano Marshall di investimenti in piccole, medie e grandi opere sul territorio, la riforma del fisco e, tema particolarmente caro all'Ugl, – ha concluso il leader del sindacato – l'attuazione dell'articolo 46 della Costituzione che prevede espressamente la partecipazione e la collaborazione dei lavoratori alla gestione delle imprese anche attraverso il rafforzamento della contrattazione di secondo livello".
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