Tim, assemblea il 29 marzo. Vivendi attacca Elliott

Tim, assemblea il 29 marzo. Vivendi attacca Elliott
2 Minuti di Lettura
Lunedì 14 Gennaio 2019, 15:45 - Ultimo aggiornamento: 16:35
Il cda di Tim ha convocato l'assemblea dei soci per il 29 marzo. Vivendi, socio di maggioranza della società estromesso dalla guida del gruppo la scorsa primavera dal fondo americano Elliott, avrebbe voluto si tenesse prima del 15 febbraio.

La richiesta di Vivendi «è stata accolta, con conseguente inserimento degli argomenti di cui il socio ha sollecitato la trattazione nell'agenda di un'assemblea da tenersi, in unica convocazione, il giorno 29 marzo 2019, che viene altresì contestualmente chiamata ad esaminare il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018 e la relazione sulla remunerazione».

Vivendi resta però sul piede di guerra e «considera deplorevoli le tattiche volte a perdere tempo utilizzate dai membri del Consiglio di amministrazione di Telecom Italia nominati da Elliott, che hanno deciso di rinviare l'assemblea degli azionisti al 29 marzo, contrariamente a quanto previsto dallo statuto della società e dal Codice Civile italiano». È quanto si legge in una nota in cui il gruppo francese accusa il cda di Tim di perdere tempo con «tattiche che hanno un impatto negativo sui risultati finanziari» e le definisce «un'autentica negazione della democrazia degli azionisti, in contrasto con i più principi di base e fondamentali del buon governo societario». «Se i risultati finanziari e di governance della società non migliorano in modo significativo - annuncia in una nota - chiederà «la convocazione di una nuova Assemblea degli azionisti quest'estate».

La decisione è stata presa «a maggioranza» precisa la nota e il cda «ha considerato le motivazioni addotte dal socio a fondamento della propria richiesta, così come l'interesse sociale ad una trattazione (unitaria) delle diverse materie su cui gli azionisti sono chiamati a deliberare». In questo modo, spiega Tim viene agevolato «il compimento dei processi approvativi e di disclosure del piano industriale, del connesso impairment test dell'avviamento e del bilancio» e viene assicurato agli azionisti «un set di informazioni compiuto e adeguato, favorendo nel contempo la maggiore partecipazione possibile a un evento assembleare, in cui il confronto sostanziale che si prospetta è quello sul futuro industriale della società e sulle persone alle quali affidarne la gestione».

Vivendi ha più volte premuto perchè si stringessero i tempi e «al fine di venire incontro alla richiesta del socio -
prosegue la nota - è stato deciso di accelerare il calendario sociale». Il cda sull'approvazione del bilancio è stato
anticipato dal 26 al 21 febbraio e così l'assemblea ordinaria che era inizialmente in calendario per l'11 aprile. Nell'agenda dell'assemblea, precisa la nota, non può essere inserito il tema della distribuzione del dividendo, «che sarà deciso una volta disponibile il progetto di bilancio». 

Positivo il titolo a Piazza Affari: +0,68%.

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA