Ryanair abbassa i prezzi dei voli: la mossa dopo la decisione di Booking di escluderla dal portale di prenotazioni

Da Kayak a Kiwi, tolti i voli della compagnia. La low cost: «Nessun danno», ma abbassa i costi dei biglietti

Ryanair abbassa i prezzi dei voli: la mossa dopo la decisione di Booking di escluderla dal portale di prenotazioni
di Giacomo Andreoli
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Giovedì 4 Gennaio 2024, 21:31 - Ultimo aggiornamento: 6 Gennaio, 00:54

Abbassare i prezzi visto il caro-vita e i contemporanei guadagni record no, ma “cedere” dopo l’esclusione dai siti di prenotazione sì. Sembra essere successo questo a Ryanair, che ha fatto sapere di essere stata «boicottata» da alcune piattaforme web come Booking, Kiwi e Kayak. A dicembre hanno tolto l’opzione di acquisto dei biglietti aerei della low cost.

Questi siti, che sono tra le maggiori piattaforme turistiche online, sono stati definiti dalla compagnia irlandese «pirata» (escludendo competitor come Google Flights, definito «onesto» e con cui la collaborazione prosegue). Ryanair, guidata dall’ad Michael O’Leary, ha aggiunto che gli effetti saranno molto limitati per il business, ma ha poi subito annunciato tariffe più basse (tra cui uno sconto del 10% su 400mila tariffe entro marzo) per incoraggiare i passeggeri a prenotare direttamente sul suo portale. 

I RINCARI DI NATALE
Ma andiamo con ordine.

Il vettore, come le altre compagnie low cost (tra cui WizzAir ed easyJet) e alcune big nazionali (tra cui Ita), è da oltre un anno al centro di polemiche per i costi elevati dei biglietti. Anche in questo periodo di feste natalizie, soprattutto nei voli per Sardegna e Sicilia. 

Tra tutte le compagnie, secondo il Codacons, i prezzi sono saliti fino al 1260% rispetto a novembre, superando i 300 euro a biglietto. Questo a fronte di incentivi e sussidi record dati dagli aeroporti italiani alle compagnie aeree: ben 340 milioni nel 2022. 

L’Antitrust indaga poi sul presunto uso di algoritmi di profilazione personale per aumentare le tariffe. Ma le low cost sono finite anche nel mirino della Commissione Ue e del governo italiano, a cui Ryanair a novembre avrebbe promesso sconti sulle tariffe solo a fronte di una riduzione di tasse, balzelli e limiti di legge (in particolare per l’aeroporto di Ciampino). Secondo i vettori aerei i prezzi sono giustificati da costi alti, spinti da un’inflazione ancora non domata del tutto. In primis peserebbe il carburante, le cui scorte sono state accumulate un anno fa, a prezzi elevati. Ma, come spiegato a Il Messaggero Andrea Giuricin, docente alla Bicocca di Milano e tra i massimi esperti del settore trasporti, «tra aprile e settembre 2023 Ryanair ha aumentato i prezzi medi dei biglietti per passeggero del 24% (rispetto al 2022), mentre il prezzo del carburante è cresciuto del 20% a parità di chilometri volati e i ricavi medi per passeggeri sono saliti del 17%». Il vettore ha poi chiuso a marzo l’anno finanziario con un risultato positivo di 1,31 miliardi, recuperando le perdite dei periodi più duri del Covid-19. Si prevedono poi utili futuri sopra i 2 miliardi, a fronte di una crescita annuale dei passeggeri del 13%. Nell’ultimo trimestre del 2023, inoltre, per Giuricin, «con una parte di nuove scorte da comprare e nonostante le tensioni internazionali, i costi del carburante per le aziende si sono ridotti». 

IL PRESUNTO BOICOTTAGGIO
Ora Ryanair ha detto che le piattaforme l’hanno boicottata per il pressing delle associazioni dei consumatori o per una recente sentenza dell’Alta Corte dell’Irlanda, che ha bloccato l’uso di sistemi di scraping sul sito della compagnia. Si tratta di una tecnica di estrazione dei dati con cui, secondo la low cost, i siti applicavano un sovrapprezzo sulla vendita dei biglietti. Le piattaforme hanno replicato parlando di posizione dominante di Ryanair nel mercato aereo. Dopo il “boicottaggio” la compagnia ha perso passeggeri a dicembre, ma si dice convinta che il coefficiente di riempimento degli aerei scenderà solo dell’1%-2% nel breve periodo, senza intaccare le previsioni annuali. Gli analisti confermano, eppure sembra essere bastata questa lieve perdita a far scattare gli sconti, prima esclusi.
 

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