Reddito di cittadinanza prorogato anche nel 2024 per i soggetti "fragili": il decreto che anticipa la Manovra

È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto legge che anticipa a quest’anno alcuni importanti provvedimenti

Reddito di cittadinanza anche nel 2024 per i soggetti "fragili"
di Luca Cifoni
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Mercoledì 18 Ottobre 2023, 22:10 - Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 20:42

Entra in vigore il primo pezzo della manovra. È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto legge che anticipa a quest’anno alcuni importanti provvedimenti, a partire dal conguaglio dell’adeguamento all’inflazione per i pensionati e dalle erogazioni per i dipendenti statali, in attesa dei rinnovi contrattuali. E contiene anche una piccola novità in tema di reddito di cittadinanza, con la possibilità per particolari categorie fragili di percepire il sussidio anche nel 2024. Si tratta in realtà di un provvedimento complesso, che serve a gestire una serie di partite contabili e attinge al maggior deficit autorizzato dal Parlamento anche per quest’anno (3,2 miliardi); ma utilizza anche coperture finanziarie aggiuntive. Tra queste come, accade di consueto ci sono anche decurtazioni di fondi non utilizzati o comunque giudicati “sacrificabili”. È il caso ad esempio delle risorse destinate all’Assegno unico e universale, che anche quest’anno è stato usato un po’ meno di quanto previsto. Vengono quindi liberati 350 milioni, che dovrebbe essere riutilizzati il prossimo anno per i nuovi interventi per le famiglie (il decreto prevede tra l’altro la creazione di un apposito “salvadanaio” per la manovra del prossimo anno.

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GLI ANTICIPI

Altri 258 milioni vengono invece dalla riduzione dell’autorizzazione di spesa relativa al Reddito di cittadinanza, che era già stato intaccato con la scorsa legge di Bilancio per un importo più significativo. Sullo strumento di sostegno ormai avviato ad essere sostituito non è questa però l’unico ritocco: nel testo è stata inserita una norma che dà la possibilità ai percettori ai quali il reddito scadrebbe di continuare a percepirlo anche oltre il 31 dicembre, nel caso in cui questi nuclei familiari segnalati come “fragili” siano poi presi in carico dai servizi sociali entro il prossimo 30 novembre (termine prorogato rispetto al precedente 31 ottobre). I potenziali interessati sono probabilmente alcune migliaia, tra gli oltre 60 mila che rientrano nella condizione di fragilità: si tratta di donne incinte, persone con tossicodipendenza o patologie mentali che però non sono risultano come disabili, vittime di violenza. Per loro sarà possibile dunque un limitato “scavallamento”, in attesa del perfezionamento delle procedure e dell’eventuale passaggio al nuovo assegno di inclusione.
Tra i risparmi di spesa del 2023 che il decreto incamera ci sono poi 350 milioni del Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità, 200 milioni del Fondo per la perequazione infrastrutturale (per le opere pubbliche al Mezzogiorno) e altre voci da vari capitoli di bilancio destinati genericamente alle esigenze di politica economica.

Ulteriori norme si riferiscono ad anticipi di investimenti, che dovrebbero essere effettuati nel 2023 con risorse degli anni successivi: è il caso delle Ferrovie dello Stato (1 miliardo) e della Difesa (326 milioni).

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