Samsung, secondo l'Antitrust, ha diffuso messaggi pubblicitari ingannevoli in merito all'offerta del servizio di noleggio utilizzando affermazioni rassicuranti, come l'espressione "senza pensieri", e omettendo alcune informazioni essenziali, quali l'applicazione di importanti penali in caso di danni o di smarrimento degli apparecchi noleggiati.
L'Autorità ha inoltre accertato una seconda pratica commerciale aggressiva a carico di Personal Renting, consistente nella applicazione ai consumatori, al momento della restituzione dei beni, di importanti penali. In particolare, nella delicata fase di restituzione degli apparecchi e di verifica del loro stato di usura, Personal Renting – spiega l'Agcm – applicava ai consumatori penali di importo elevato e di gran lunga superiori all'effettivo valore residuo dell'apparecchio, per asseriti danni o per mancate restituzioni, senza contraddittorio e senza fornire un adeguato riscontro ai clienti. La fase di accertamento del valore e dello stato d'uso dell'apparecchio era affidata a partner commerciali esterni che erano interessati alla sottostima dell'apparecchio stesso in quanto tale valutazione rappresentava per loro il prezzo di acquisto del dispositivo.
L'entità delle sanzioni – si legge nel Bollettino – è stata decisa dall'Autorità considerato il comportamento collaborativo tenuto dalle società nel corso del procedimento e le misure correttive adottate spontaneamente sia da Samsung sia da Personal Renting.
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