PMI e proprietà intellettuale, EUIPO: +68% delle entrate per chi ha marchi e brevetti registrati

PMI e proprietà intellettuale, EUIPO: +68% delle entrate per chi ha marchi e brevetti registrati
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Mercoledì 28 Settembre 2022, 12:00
(Teleborsa) - L'edizione 2022 della scheda di valutazione sulle PMI e la proprietà intellettuale – indagine a livello dell'Unione europea (UE) pubblicata oggi dall'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) attraverso l'Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale – mostra che solo il 10 % delle piccole e medie imprese (PMI) dell'Unione è titolare di diritti di proprietà intellettuale (PI) registrati quali marchi, disegni e modelli e brevetti nazionali ed europei. Dalla nuova indagine si evince che un'ampia maggioranza di PMI dell'UE probabilmente non sa come sfruttare al meglio le proprie risorse intellettuali o dove trovare assistenza per sviluppare le proprie strategie di PI.

Tuttavia, la scheda di valutazione delle PMI per il 2022 indica anche che quasi tutte (93 %) le PMI con diritti di PI registrati hanno rilevato un impatto positivo sulla loro attività. Le PMI hanno riferito un miglioramento della reputazione o dell'immagine dell'impresa (60 %), una migliore protezione della PI (58 %) e migliori prospettive commerciali a lungo termine (48 %) grazie alla registrazione dei propri diritti di PI.

Gli studi economici mostrano una correlazione positiva, particolarmente marcata per le PMI, tra la titolarità dei diritti di PI e i risultati economici. Le PMI che possiedono diritti di PI generano il 68 % di entrate in più per dipendente rispetto alle imprese che non ne detengono. I dati della scheda di valutazione delle PMI confermano l'impatto positivo derivante dalla registrazione. Inoltre, un terzo (36 %) delle PMI titolari di diritti di PI afferma di aver ottenuto un profitto economico grazie ai diritti registrati.

Per quanto riguarda i motivi della mancata registrazione, la ragione principale addotta dalle PMI è di non cogliere alcun vantaggio aggiuntivo con la registrazione di diritti di PI (35 %). Altre motivazioni addotte sono: l'opinione delle PMI secondo cui le proprie risorse intellettuali non sono sufficientemente innovative per la registrazione (20 %), le conoscenze insufficienti (19 %) o il fatto di non soddisfare i requisiti di registrazione (19 %). Tra i motivi della registrazione più comuni figurano la convinzione delle PMI che i diritti di PI aiutino a prevenire la contraffazione (66 %) e, a seguire, l'aumento del valore e dell'immagine della loro impresa (65 %) nonché la garanzia di una maggior certezza del diritto (63 %). Inoltre, la metà delle PMI ritiene che un motivo per la registrazione sia l'applicazione efficace delle norme.

"Insieme all'UE e alla comunità di PI, continueremo a essere il punto di riferimento per le PMI, guidandole nel mondo della proprietà intellettuale. Un modo per farlo è garantire che le PMI siano consapevoli dei vantaggi derivanti dalla protezione della loro innovazione e creatività. Inoltre, lavoriamo a stretto contatto con i nostri partner per fornire sostegno finanziario e consulenza in modo che ogni PMI che crea proprietà intellettuale possa proteggerla dalle violazioni nel modo più semplice ed economico possibile", ha dichiarato il Direttore esecutivo dell'EUIPO, Christian Archambeau.

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