Il governo, com'è noto, ha stanziato una dote di 20 milioni di euro. Il mese di agosto ha visto il management del nuovo corso Alitalia predisporre le proposte e strategie che, dal punto di vista operativo, faranno quasi certamente slittare l'avvio della nuova fase a gennaio 2021. Uno slittamento in avanti dettato non solo dalle tempistiche del via libera della Commissione Europea e alle prevedibili problematiche legate alla gestione della pianta organica, ma anche e soprattutto dalla crisi del trasporto aereo che riduce l'attività sulle rotte internazionali e intercontinentali non permettendo di raggiungere il break even.
A soffrire, in particolare, il lungo raggio. La ripresa del collegamento diretto con Buenos Aires e l'attivazione della rotta tra Roma e Tokyo Haneda, annunciate rispettivamente per settembre e metà agosto, avverranno alla fine del mese di ottobre, salvo ulteriori registrazioni legate all'emergenza Covid-19. Nei mesi di luglio e agosto Alitalia ha operato meno del 5% del suo network, coprendo solo due rotte di lungo raggio (New York con un volo giornaliero e Boston con due voli a settimana), per un totale di 20 voli a settimana, contro i 240 dell'agosto 2019. Sul network nazionale il calo della domanda è del 40%.
Intanto, trova conferma la voce dei contatti intercorsi con Lufthansa in vista di un'eventuale alleanza commerciale e un possibile ingresso di Alitalia, attualmente legate all'alleanza SkyTeam, nel network di Star Alliance.
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