Sale da 6.000 a 8.000 euro la decontribuzione per i datori di lavoro privati che nel 2023 assumono a tempo indeterminato. Lo prevede l'emendamento del governo alla manovra. Nel dettaglio, l'esonero dei contributi al 100% è riconosciuto per dodici mesi, nel limite massimo di 8.000 euro. Resta ferma l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.
Quanto all'aumento a 600 euro mensili delle pensioni minime per gli over 75 si applica soltanto nel 2023. Secondo la relazione tecnica sono circa 5,5 milioni i soggetti interessati e il costo dell'intervento ammonta a 270 milioni di euro.
Dal primo gennaio 2023 aumenta del 50% la maggiorazione mensile prevista per l'assegno unico per le famiglie con quattro figli o più. Con lo stesso emendamento si prevede che l'aumento dal 30% all'80 per cento dell'indennità di congedo parentale per un mese fino ai sei anni del bambino sia riconosciuto anche la padre, comunque in via alternativa.
Intanto, in scia al pressing di Bruxelles è saltata la norma sul Pos. "Come abbiamo sempre sostenuto, il problema non sono le sanzioni, ma le commissioni, che incidono in modo eccessivo soprattutto per quelle attività che vendono prodotti e servizi con piccoli margini fissi, dai gestori carburanti alle tabaccherie. Un credito di imposta mirato - e adeguato nella dotazione delle risorse - potrebbe essere una soluzione efficace. In particolare, se riuscisse a far terminar la querelle, apparentemente infinita, suscitata dalla questione Pos". Ad affermarlo è Confesercenti. "Da sempre - sottolinea l'associazione - pensiamo che una maggiore diffusione delle carte di credito e debito sia opportuna ed utile. Nel dibattito di questi giorni sul Pos si è voluto, con toni molto spesso fuori dalle righe, associare la non accettazione della moneta elettronica alla evasione fiscale. Riteniamo giusto che chi vuole pagare con la carta di credito lo possa fare. Ma fino a che non ci saranno compensazioni con i costi delle commissioni, non si può chiedere di accettare i pagamenti via Pos e rimetterci. Per noi la priorità era e rimane abbattere il costo della moneta elettronica, non rifiutare carte e bancomat ma rendere queste modalità di pagamento più convenienti"
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