Lazio, la farmaceutica primo settore per export regionale: tra i mercati emergenti Cina e Corea del Sud

Come riportato da Sace, nel 2023 le aziende della regione hanno esportato beni per un valore pari a 28,7 miliardi di euro

Lazio, la farmaceutica primo settore per export regionale: tra i mercati emergenti Cina e Corea del Sud
di Francesco Bisozzi
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Giovedì 11 Aprile 2024, 19:29 - Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 07:30

Le esportazioni del Lazio guardano verso Oriente. Nel 2023 le aziende della regione hanno esportato beni per un valore pari a 28,7 miliardi di euro. L'ufficio studi di Sace ricorda che il Lazio, nonostante una contrazione dell’export dell'11% rispetto all’anno precedente, si è confermata nel 2023 la sesta regione italiana per esportazioni, con una quota del 4,6% sulle vendite oltreconfine nazionali. 

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Il report

Roma è la prima provincia per export, con circa 13 miliardi di euro di beni esportati lo scorso anno, una quota pari al 46% del totale. Seguono Latina (28%) e Frosinone (23%). Il Lazio conta nel complesso oltre 460 mila imprese attive, di cui circa 19 mila Pmi.

La farmaceutica, sottolinea sempre l'ufficio studi di Sace, si è confermata anche lo scorso anno il primo settore per export regionale, con merci esportate per un valore di 11,5 miliardi di euro (il 40% del totale).

E questo malgrado una flessione del 9,2%, dovuta principalmente alla frenata delle vendite verso il Belgio (in calo del 21%), che è il primo mercato di sbocco del settore. Ma sono risultate in calo anche le vendite oltreconfine di mezzi di trasporto (-17,9%) prodotti chimici (-15,2%) e prodotti in metallo (-34,3%). A livello di specializzazioni territoriali si segnala invece l’incremento dell’export dei prodotti ortofrutticoli di Latina, mentre la ceramica di Viterbo ha mostrato un andamento negativo. 

I mercati

Nel 2023 Belgio, Germania, Paesi Bassi e Stati Uniti hanno accolto circa la metà delle esportazioni del Lazio. Il Belgio, malgrado un calo del 23,4% dell'export verso il Paese, continua a rappresentare il primo mercato di sbocco delle merci regionali (circa 5 milioni di euro). Significativa anche la contrazione della Germania (-14,5%), mentre è risultata più modesta quella dei Paesi Bassi (-2,6%).

Gli Stati Uniti restano il primo mercato di sbocco fuori dai confini dell'Ue. Anche qui però, avverte l'ufficio studi di Sace, si è registrata una flessione nel 2023, seppure solo di due punti percentuali. L'aumento delle vendite di prodotti farmaceutici verso gli Usa ha arginato in parte la contrazione. Tra i mercati emergenti si segnala infine un forte aumento delle esportazioni verso Cina (+13,4%), sulla spinta dell’export di prodotti chimici e mezzi di trasporto, e Corea del Sud (+31,6%), grazie a mezzi di trasporto, tessile e abbigliamento e farmaceutica.

Nel frattempo Sace ha approvato il bilancio di esercizio relativo al 2023. Lo scorso anno il gruppo guidato da Alessandra Ricci ha raggiunto un risultato lordo consolidato positivo che si attesta a 529,3 milioni di euro e un utile netto pari a 398,2 milioni di euro (in decisa crescita rispetto agli 83,8 milioni del 2022). 

I progetti

Nel corso del 2023, inoltre, Sace ha sostenuto con garanzie, liquidità, servizi assicurativi, formazione e iniziative di business matching 54,6 miliardi di euro di progetti (+13% sul 2022), al fianco di circa 50.000 imprese, per la stragrande maggioranza Pmi. Un impegno che ha generato un impatto sull’economia italiana pari a circa 145 miliardi di euro.

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