"Il Fondo nuove competenze è uno strumento semplice e universale – ha spiegato la ministra – Accedendo ad esso, le imprese possono rimodulare l'orario di lavoro dei propri dipendenti destinando una parte di esso a corsi di formazione e di riqualificazione. Con un duplice beneficio: aumento della competitività per l'azienda, da un lato, e maggiori competenze e occupabilità per il lavoratore, dall'altro".
"Il tutto senza alcun onere per l'impresa, in quanto il costo del lavoro delle ore di formazione è sostenuto dallo Stato, né riduzione di stipendio per il lavoratore, con un evidente vantaggio rispetto al normale sistema degli ammortizzatori sociali – ha aggiunto Catalfo – Qualunque azienda può accedere al Fondo, senza limitazioni legate alla dimensione o al settore. È sufficiente stipulare un accordo collettivo di rimodulazione dell'orario di lavoro e presentare entro il 31 dicembre progetti formativi fino a un massimo di 250 ore per lavoratore".
"Con l'avvio di questa misura, si compie il primo passo del Piano nazionale per le nuove competenze, uno dei pilastri del piano per il lavoro che ho predisposto in vista del Recovery Fund. La rinascita del Paese – ha concluso Catalfo - comincia dagli investimenti nel nostro capitale umano".
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