La Rinascente Genova chiude dopo 60 anni, in 41 restano senza lavoro

La Rinascente Genova chiude dopo 60 anni, in 41 restano senza lavoro (foto dal sito www.rinascente.it)
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Domenica 4 Novembre 2018, 17:27
Dopo quasi 60 anni cala il sipario sul grande magazzino de La Rinascente di Genova che stasera chiuderà definitivamente il punto vendita di Piccapietra. La chiusura è stata decisa dal management aziendale che, nonostante un aumento delle vendite nell'ultimo periodo, non ritiene più interessante la piazza genovese.

Complessa la situazione per i lavoratori del punto vendita genovese: dei 55 lavoratori, infatti, solo 14 hanno deciso di accettare il trasferimento, 4 hanno rassegnato le dimissioni mentre gli altri 41, che hanno atteso l'evolvere della situazione, resteranno disoccupati. «È stato un percorso difficile e doloroso - spiega Silvia Avanzino, segretaria della Fisascat Cisl - e ci saremmo risparmiati volentieri le false illusioni di piani B e di competitors che arrivavano in sostituzione». La sindacalista si riferisce e alle promesse delle istituzioni che avevano ventilato l'ipotesi di nuovi investitori pronti a rilevare gli spazi. 

Dopo la vendita della Rinascente alla thailandese Crc nel 2011, il negozio di Genova aveva le ore contate. Era stato l'ad Pierluigi Cocchini a ufficiaLizzarne la chiusura nel dicembre 2018. Da quel giorno era iniziata una corsa contro il tempo per cercare una soluzione che potesse scongiurare la perdita di una sessantina di posti di lavoro e la scomparsa di un importante presidio commerciale nel cuore di Genova.

Nei mesi scorsi era stato un succedersi di indiscrezioni: dalla possibilità di acquisto da parte di investitori stranieri, prospettata in uno dei tanti tavoli aperti con le istituzioni per scongiurare la crisi, all'interessamento da parte del gruppo che gestisce i magazzini Harrod's di Londra, fino alla fantomatica cordata di imprenditori cinesi che, nell'area da 50 mila metri quadrati distribuiti su tre piani si diceva volessero realizzare un centro sportivo. Tutte ipotesi rimaste senza alcuna concretezza e che, alla fine, hanno illuso e accompagnato i lavoratori fino al giorno della chiusura. 
 
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