IT Wallet, via libera mercoledì: dalla carta d’identità alla tessera sanitaria, il portafoglio è digitale. Ecco come funziona

In arrivo sull’app Io il sistema gratuito per tutti i maggiorenni

IT Wallet, via libera mercoledì: dalla carta d’identità alla tessera sanitaria, il portafoglio è digitale. Ecco come funziona
di Giacomo Andreoli
4 Minuti di Lettura
Lunedì 29 Gennaio 2024, 00:01 - Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio, 14:27

A Carta d’identità, tessera sanitaria e carta della disabilità in digitale, direttamente sull’app Io. Risparmiando carta e plastica dei documenti, evitando smarrimenti e furti, tagliando i tempi della burocrazia e rendendo più facili servizi e riconoscimenti. Dall’acquisto di un farmaco al noleggio dell’auto, fino ai controlli di polizia, tutto in pochi click. Come anticipato da Il Messaggero lo scorso 4 ottobre arriva It wallet, il primo portafoglio digitale libero e gratuito per tutti i maggiorenni. Il via libera ufficiale dovrebbe arrivare dopodomani, con l’ok del Consiglio dei ministri al nuovo decreto Pnrr, per accelerare i progetti del piano da poco rimodulato e di cui fa parte anche il wallet. 

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Il Dipartimento per la trasformazione digitale, oggi guidato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alessio Butti, ci lavora da oltre un anno e mezzo, attingendo ai circa 1,7 miliardi di fondi del Piano destinati alla digitalizzazione dei dati personali e della Pubblica amministrazione.

Con l’obiettivo di facilitare la vita delle persone e rendere più efficiente il dialogo tra Pa e cittadini. E ora, dopo alcuni mesi di ritardo (si doveva partire a fine 2023), si è finalmente pronti a quella che viene rilanciata dall’esecutivo come una rivoluzione tech. 

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LE TRE FASI

Si inizierà con una sperimentazione tecnica di qualche mese, proprio a partire da tessera sanitaria e carta della disabilità, coinvolgendo qualche centinaio di persone. Stando agli attuali obiettivi prefissati la piattaforma dovrebbe essere pronta entro il 30 giugno, ma il traguardo potrebbe slittare a settembre. A quel punto i cittadini potranno caricare sull’app Io questi due documenti, certificati con la firma elettronica. La carta d’identità, fa sapere il Dipartimento, dovrebbe arrivare in formato digitale assieme alle due tessere o subito dopo, al massimo entro il prossimo ottobre. 

In una terza fase, tra l’autunno di quest’anno e i primi mesi del prossimo, si aprirà poi l’app Io alla patente di guida, il passaporto, la tessera elettorale e man mano a tutti gli altri documenti (come titoli di studio e licenze professionali, oltre che documenti giuridici che provano l’attivazione di regimi di tutela, rappresentanza o delega). 

Ci sarà poi spazio anche per perizie e titoli o attestati tecnici, grazie a una serie di altri portafogli digitali (questi, però, a pagamento) dedicati ai professionisti (come avvocati, ingegneri, commercialisti e architetti), alle banche e alle aziende di telecomunicazione, con una partnership tra Stato e imprese. Oltre ai provider pubblici, quindi, ci saranno anche quelli privati. 
Più nel dettaglio, si potranno avere in formato digitale: attestazioni elettroniche per partecipare a bandi pubblici, titoli professionali per dimostrare l’appartenenza agli albi, i curricula come attestazione elettronica nel rapporto con la Pa e per la selezione del personale, ma anche pareri, asseverazioni e altri documenti per specialisti. 

COLLABORARE CON LE AZIENDE

Le aziende private, accreditandosi su un’apposita infrastruttura web che sarà predisposta, potranno proporre altre soluzioni di portafoglio digitale oltre a It wallet. Grazie a tutta la documentazione di progetto disponibile online, i soggetti privati, dopo un apposito percorso di qualifica e certificazione, potranno quindi sviluppare e-wallet per utenze specialistiche o generali, a seconda delle opportunità individuate, in piena autonomia, sul mercato. 

It wallet arriverà in anticipo rispetto agli obiettivi europei (che prevedono l’introduzione dei wallet in tutta l’Ue entro il 2026) e prima della riforma di Bruxelles sull’identità digitale in tutto il Vecchio Continente (che, dopo il via libera ufficiale, entrerà in vigore almeno nel 2025). La platea dei potenziali interessati comprende, come detto, ogni cittadino maggiorenne (44,5 milioni di persone), ma visto che si passa dall’app Io servirà avere o la Carta d’identità elettronica (Cie) o lo Spid. Al momento sono state erogate in Italia circa 36 milioni di identità digitali e 37,7 milioni di Cie, ma molti sono ancora indietro sul fronte delle competenze, soprattutto i più anziani, e per questo sarà necessario accelerare sull’alfabetizzazione digitale. Quanto a possibili malfunzionamenti o intrusioni hacker, il Dipartimento per l’innovazione assicura che It wallet sarà sicuro, grazie a due livelli di validazione dei documenti per riconoscere chi sta dall’altra parte del portafoglio digitale. I dati dovrebbero essere scambiati senza intermediari, garantendo ai cittadini il controllo su quali informazioni condividere. 

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