Giornata Mondiale dell'Acqua, IREN: "Ireti terzo operatore in Italia nel settore idrico"

Giornata Mondiale dell'Acqua, IREN: "Ireti terzo operatore in Italia nel settore idrico"
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Lunedì 21 Marzo 2022, 14:30
(Teleborsa) - Ireti, società del gruppo Iren, è il terzo operatore in Italia nel settore idrico con 274 milioni di metri cubi immessi in rete e perdite idriche nette di rete che sono ampiamente migliori del dato nazionale e si attestano a valori inferiori al 29%. È quanto fa sapere Iren in occasione della Giornata mondiale dell'acqua (World Water Day), la ricorrenza annuale istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 prevista all'interno delle direttive dell'Agenda 21 frutto della conferenza di Rio, che si celebra domani 22 marzo con l'obiettivo di sensibilizzare istituzioni mondiali e opinione pubblica sull'importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico. Il tema di quest'anno è il legame tra acqua e cambiamenti climatici.

L'Italia – fa sapere Iren – è il Paese europeo che presenta il maggior prelievo di acqua potabile, in crescente crescita, con 237 litri/giorno per abitante di consumi diretti e 419 litri/giorno di consumi globali (dato 2018-2019). A livello nazionale la percentuale media di perdite si attesta attorno al 40%, ma sale ad oltre il 50% proprio nelle aree soggette a siccità e scarsità idrica. Secondo stime di Utilitalia, gli investimenti necessari solo per contrastare i fenomeni di siccità sono pari a 50 euro per abitante l'anno per un periodo di 4 anni, attraverso invasi e serbatoi, nuovi approvvigionamenti, riutilizzo delle acque reflue, riduzione delle dispersioni e interconnessioni tra acquedotti, sistemi di dissalazione (tenendo sotto controllo possibili rischi ambientali e consumi energetici).

In tale scenario Ireti serve circa 2,5 milioni di abitanti distribuiti in 4 Regioni,10 Province e 240 comuni. Un territorio complessivo di 8.500 kmq servito da 20mila km di reti acquedottistiche. L'acqua distribuita viene captata da 522 pozzi, 1.536 sorgenti e 88 captazioni superficiali e, ove necessario, viene trattata da 68 impianti di potabilizzazione e 730 impianti di disinfezione. Sono 2.592 i serbatoi in esercizio e 7 solo le dighe dalle quali viene derivata l'acqua distribuita. Ireti gestisce anche le acque reflue in 3 Regioni, 8 Province, 174 comuni assicurando la depurazione a territori di complessivi 8.000 kmq dove vivono circa 1,8 milioni di abitanti gestendo 10.200 km di reti fognarie. La restituzione all'ambiente naturale delle acque avviene attraverso 284 impianti di depurazione, 836 fosse di trattamento liquami, 658 sollevamenti di acque nere o miste e 125 sollevamenti di acque meteoriche. Una parte delle acque depurate, attraverso un sistema di trattamento terziario, viene direttamente utilizzato in agricoltura nell'impianto di Mancasale (RE), che quindi – spiega Iren – è stato trasformato in fonte di approvvigionamento idrico per le attività agricolturali locali.

Il recente piano industriale Iren, per la prima volta esteso a 10 anni, prevede consistenti interventi nelle reti, con circa 2,5 miliardi di euro di investimenti previsti entro il 2030 per il servizio idrico integrato, in particolare per il potenziamento e l'incremento della resilienza della rete, lo sviluppo degli impianti di depurazione, la crescita inorganica tramite il consolidamento delle partecipazioni di minoranza e la partecipazione a gare idriche in ATO sinergici.

"Per Iren – sottolinea la società – è fondamentale assumere una parte attiva anche in rapporto ai mutamenti climatici, trasponendo le proprie conoscenze per raggiungere obiettivi sostenibili intrinsecamente legati all'acqua e ai cambiamenti climatici: una migliore gestione delle risorse idriche è una componente essenziale per il successo della mitigazione del clima e delle strategie di adattamento. La corretta gestione delle risorse idriche contribuisce ad aumentare la resistenza alle variabili climatiche, migliora lo stato degli ecosistemi ed è un fondamentale supporto per valorizzare i risultati dello sviluppo sostenibile".






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