Sono «risultati eccellenti, ottenuti in un contesto senza precedenti a causa della crisi generata dalla pandemia», quelli presentati ieri al mercato dal ceo di Generali Philippe Donnet. Anche grazie alla «reazione rapida e decisiva» del gruppo, sottolinea il manager nella lettera agli azionisti allegata al bilancio firmata insieme al presidente Gabriele Galateri di Genola. Del resto, non c’è soltanto il risultato operativo record (5.208 milioni) centrato nel 2020 per il secondo anno consecutivo grazie alle divisioni Danni e Asset management. Anche le posizioni di solvency (il coefficiente di solvibilità che misura il grado di patrimonializzazione della compagnia arrivato a poco più del 228% a fine febbraio dal 224% di fine 2020) parlano di un gruppo dalle spalle larghe nonostante l’emergenza. «Un livello mai stato così forte», per il cfo Cristiano Borean, grazie anche «al miglioramento dei tassi di interesse, alla lieve chiusura degli spread italiani e al buon andamento del mercato azionario».
Generali a passo spedito dopo risultato operativo record e super cedola
Sicché il dividendo assicura ai soci un rendimento di tutto rispetto, pari all’8,84% (per un totale di 2.315 milioni di euro) grazie alla distribuzione di una cedola da 1,47 euro per ciascun titolo da saldare in due rate.
«Questi risultati confermano la maggiore resilienza di Generali rispetto agli altri player del settore, sia dal punto di vista tecnico sia da quello della solidità patrimoniale», spiega Donnet nella lettera. E tra risultato operativo migliore di sempre e dividendo in ulteriore crescita, «continuiamo a creare valore per tutti gli stakeholder».
LE TAPPE
Anche nell’ultimo anno di piano, la rotta è quella giusta «per raggiungere tutti gli obiettivi di “Generali 2021”». Ma lo sguardo è già alla prossima tappa. Stiamo lavorando al nuovo piano, forte della nuova struttura organizzativa e dell’accelerazione della trasformazione del business «per garantire un modello di distribuzione che unisca, sempre di più, dimensione fisica e digitale». La nuova strategia sarà presentata «a fine anno o all’inizio del prossimo, appena saremo pronti», precisa Donnet ricordando che «quando sarà il momento il cda si muoverà per definire il prossimo board in scadenza nel 2022». E a chi tra gli analisti ieri gli chiedeva se si sentisse sotto esame degli azionisti, il ceo ha risposto così: «Mi sento sempre, ogni giorno, sotto esame: del mercato, dei numeri, dei fatti. È così questo lavoro: se non senti questa pressione, come succede a uno sportivo, non fai bene il tuo lavoro. Sto giocando il campionato del successo del piano Generali 2021».
Quanto poi alla questione dell’eventuale ampliamento del perimetro, «acquisizioni e M&A non sono un obbligo ma un modo per creare valore per gli stakeholders», ha puntualizzato Donnet, «Non so cosa faremo per fine anno, dipenderà dalle opportunità che troveremo e dalla loro aderenza al piano». Infine, a proposito di Cattolica Assicurazione, è «un investimento che ci ha portato a essere il primo azionista al 24,4% in cambio di un accordo industriale che sta dando buoni risultati. Ci sta dando soddisfazione».