"A partire dal piano strategico 2022-2024, CDP ha fatto la scelta di essere un'istituzione cosiddetta policy-driven, cioè di farsi guidare da una serie di scelte di lungo periodo nei settori principali della propria attività", spiega D'Agnese, aggiungendo "è stata approvata prima una policy generale per le attività di finanziamento ed una per le attività di investimento e poi ha iniziato il percorso delle cosiddette policy settoriali, cioè quelle che normano in maniera più specifica le attività nei principali settori dove abbiamo gli impatti principali".
D'Agnese cita innanzitutto il settore dell'energia "per l'impatto che ha sul clima e sull'ambiente", spiegando "abbiamo approvato una policy che fondamentalmente indirizza l'attività di Cassa Depositi e Prestiti verso investimenti sostenibili, elimina la possibilità di investire in estrazione e trasformazione di carbone in energia elettrica, riduce di molto gli investimenti nel settore Oil & gas limitandoli a quelle attività essenziali per la sicurezza energetica e, fondamentalmente, incentiva tutti gli investimenti nei vettori energetici più sostenibili: le rinnovabili con l'elettrificazione, l'idrogeno e tutto quello che permette di sostenere la transizione energetica e la lotta al cambiamento climatico.
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