La trimestrale ha pubblicato utili outlook da far storcere il naso a causa degli oneri da ristrutturazione globale, soprattutto in Europa e Sudamerica, da 1,2 miliardi di dollari che hanno pesato sulla Compagnia di Dearborn. Nel dettaglio il periodo chiuso al 30 giugno ha ottenuto utili attribuibili ai soci per 148 milioni di dollari, in calo da quasi 1,1 miliardi rispetto a quelli raggiunti nello stesso periodo del 2018.
Gli utili per azione si sono attestati a 28 centesimi perdendo contro stime che ne vedevano il valore a 31 centesimi. Stessa sorte per i ricavi che hanno visto un decremento del loro valore dai 38,92 miliardi agli attuali 38,85.
Nonostante i dati il presidente Ford Jim Hackett sembra essere fiducioso sul futuro: "È un momento di cambiamento profondo nel nostro settore, Ford ha opportunità incredibili per soddisfare i clienti, innovare e collaborare in modi nuovi e creare valore, arrivati a metà di questo anno, siamo contenti dei progressi che stiamo facendo per rendere le nostre attività più dinamiche e redditizie", ha dichiarato il numero uno del Gruppo.
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