Fca sottoscrive il prestito da 6,3 miliardi di Intesa Sanpaolo ​garantito da Sace

Fca sottoscrive il prestito da 6,3 miliardi di Intesa Sanpaolo garantito da Sace
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Giovedì 25 Giugno 2020, 09:00 - Ultimo aggiornamento: 13:19
Fca chiude la partita del prestito garantito da Sace da 6,3 miliardi di euro, sottoscritto con Intesa sanpaolo quale banca erogante. Una linea finalizzata a finanziare la ripartenza e la trasformazione del settore automotive in Italia. Il prestito, sottoscritto da Fca Italy e altre società italiane del Gruppo, ha una durata di 3 anni e sarà destinato esclusivamente alle attività nazionali del Gruppo e al sostegno elle oltre 10.000 piccole e medie imprese che costituiscono il settore automotive in Italia.

"Di fronte a una crisi senza precedenti, questo è un esempio dell'Italia che si unisce per salvaguardare un vitale ecosistema industriale", afferma il Coo di Fca, Pietro Gorlier, aggiungendo "il 100% delle risorse che fanno parte di questo accordo sarà indirizzato al nostro business in Italia".

La linea sarà garantita da Fca n.v. e beneficerà della garanzia per l'80% di Sace, l'agenzia italiana per il credito all'export, nell'ambito del Decreto Liquidità emanato dal Governo e sotto la supervisione del Mef e del Mise.

In base ad un innovativo meccanismo – che potrebbe essere esteso ad altri settori di attività in Italia – tutte le erogazioni derivanti dalla linea di credito saranno gestite attraverso conti correnti dedicati, accesi con Intesa Sanpaolo allo scopo di garantire supporto operativo per i pagamenti alle attività di Fca in Italia e ai fornitori italiani di Fca, sostenendo pertanto la ripartenza delle produzioni in Italia e la prosecuzione dei principali progetti di investimento negli impianti italiani del Gruppo e presso i propri fornitori.

L'ecosistema automobilistico italiano rappresenta uno dei punti di forza del paese, riconosciuto a livello mondiale, e vale circa il 6,2% del PIL italiano e circa il 7% dell'occupazione dell'intero settore manifatturiero.

Fca Italy e le società italiane del Gruppo hanno confermato il proprio impegno nell'implementazione del loro ampio piano di investimenti per l'Italia, che copre un orizzonte temporale sino al 2022, gran parte del quale è stato già avviato negli impianti nazionali. Un piano che è alla base della trasformazione del settore automotive italiano verso un futuro a basse emissioni, alimentato da veicoli ibridi ed elettrici e sempre più connessi.

Tra le iniziative previste da questo piano, La nuova Fiat 500 elettrica prodotta a Torino e le Jeep Renegade e Jeep Compass ibride plug-in a Melfi, oltre al completamento dello sviluppo tecnico e dell'avvio a breve della produzione della nuova "super sportiva" Maserati Mc20 nello storico stabilimento di Modena. Presso lo stabilimento di Termoli sarà sviluppato un nuovo modulo motore ibrido Gse/Mhec (Mild Hybrid) e le relative applicazioni saranno industrializzate a Melfi sulle Jeep Renegade e Compass e sulla Fiat 500X.

Questo piano ambizioso coinvolge la gamma prodotto di tutti i brand e di tutti gli stabilimenti italiani, con importanti migliorie previste anche per i gruppi motore e trasmissione. Avvio in produzione scaglionato in gran parte fra il 2020 ed il 2021 per le nuove linee produttive e termine piano nel 2022.

Alla Mirafiori a Torino, Fca realizzerà anche un impianto di Solar Power Production Units con pannelli fotovoltaici ed un centro di assemblaggio di batterie (Battery Hub). Avviato anche il progetto pilota Vehicle-to-Grid, a conferma del suo ruolo guida a livello europeo sul fronte dell'elettrificazione.
 
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