A pesare sulla valuta unica sono i nuovi peggioramenti dell'attività delle imprese nell'area euro, zavorrata dalla contrazione dell'industria manifatturiera, scesa ai minimi da 6 anni a questa parte. Il terziario, invece, mostra una tenuta pur subendo un rallentamento. Indicazione che hanno innescato anche un sell-off sui mercati azionari di Eurolandia.
Pesa, in particolare, la caduta dell'attività in Germania scivolata ai minimi da giugno 2013 e la manifattura in Francia che si è portata in zona contrazione, ovvero sotto la soglia psicologica dei 50 punti che fa da spartiacque tra espansione e contrazione.
Dati, sotto le attese, che aumentano i dubbi sulla crescita globale.
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