"L'obiettivo del progetto è di promuovere la decarbonizzazione del settore nautico attraverso la sostituzione dei modelli tradizionali, alimentati da fonti fossili con natanti di tipo green. Le potenzialità di questa tecnologia sono molteplici e consentono di esplorare diverse alternative per una navigazione più sostenibile", sottolinea Giulia Monteleone, responsabile della Divisione Enea di Produzione, storage e utilizzo dell'energia.
"La domanda di imbarcazioni con propulsione a zero emissioni è in aumento; anche per tale motivo auspichiamo di replicare il prototipo in altre tipologie e taglie più grandi di natanti, prevedendo l'istallazione di sistemi di micro-eolico, idro-generazione insieme a nuovi dispositivi di stoccaggio ed elettrolizzatori – spiega Viviana Cigolotti, responsabile del Laboratorio ENEA di Accumulo di energia, batterie e tecnologie per la produzione e l'uso dell'idrogeno –. Inoltre l'utilizzo dell'idrogeno e delle celle a combustibile, abbinato a dispositivi di accumulo, garantisce autonomia, bassi tempi di rifornimento ed emissioni nulle".
Un team multidisciplinare di ricercatori Enea del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili ha gestito le fasi di selezione, acquisizione e istallazione della cella a combustibile e, in collaborazione con Linde Gas Italia, si è occupato di approvvigionamento dell'idrogeno, integrazione dei componenti elettrici a bordo e sicurezza. L'azienda ha anche fornito la bombola user friendly in modalità "vuoto a rendere", mentre la cella a combustibile è stata messa a disposizione dalla Arco-FC, azienda italiana specializzata nel settore.
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