"Con la presente relazione, sentita la Commissione europea, il Governo richiede l'autorizzazione a ricorrere all'indebitamento, confermando per l'anno 2022 sia la previsione di crescita del prodotto interno lordo sia i saldi programmatici già autorizzati con la precedente Relazione al Parlamento di aprile scorso e incorporati nel quadro programmatico del Documento di economia e finanza 2022, nonché il rapporto debito pubblico-Pil", si legge nel documento presentato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi e dal Ministro dell'Economia Daniele Franco, trapelato alla stampa.
"Le risorse che si rendono disponibili saranno utilizzate – prosegue il testo – con un provvedimento urgente di prossima adozione che il Governo intende adottare per contrastare gli effetti su individui, famiglie, imprese ed enti pubblici legati all'incremento dei prezzi dei prodotti energetici e più in generale dell'inflazione, al perdurare della diffusione del virus Covid-19, alle ripercussioni del prolungato periodo di siccità, nonché per ristorare le amministrazioni centrali dello Stato per le risorse utilizzate a copertura di precedenti provvedimenti di urgenza adottati nel corso dell'esercizio".
In particolare, si tratta dell'abbattimento degli oneri di sistema sull'elettricità e sul gas disposto per il terzo trimestre dell'anno. "All'attuazione di questi interventi – spiega la relazione – sono destinati gli spazi finanziari per i quali si chiede l'autorizzazione al ricorso all'indebitamento per un importo complessivamente pari a 14,3 miliardi di euro nel 2022. Tale autorizzazione, come già evidenziato, confermando i saldi programmatici indicati nel Documento di economia e finanza 2022 e il livello del debito pubblico, non richiede la revisione del limite delle emissioni nette già autorizzato e di conseguenza non comporta un aumento del livello della spesa per interessi passivi".
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