Frode «Cum Ex», perquisiti gli uffici di Commerzbank

Sede Commerzbank
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Martedì 10 Settembre 2019, 16:28
Le indagini per il caso «Cum Ex», il presunto sistema fraudolento di compravendita di azioni, scuotono Commerzbank. Sono infatti scattate una serie di perquisizioni negli uffici della seconda banca tedesca proprio nell'ambito delle indagini sul caso di evasione fiscale. A rivelarlo è stata l'agenzia Afp. La procura ha poi confermato all’agenzia di stampa francese che sono stati effettuati i mandati di perquisizione, senza specificare le persone o i luoghi coinvolti. Il caso è stato riportato anche dal quotidiano economico tedesco Handelsblatt. Il meccanismo «Cum Ex» è uno schema di frode fiscale scoperto nel 2017 grazie a una collaborazione tra diversi media europei. «Come in passato, collaboriamo pienamente con le autorità ed è nel nostro interesse chiarire la questione il più presto possibile», ha detto un portavoce della banca all’Afp, senza poter dire altro «sul procedimento in corso». In Germania, sono già state perquisite diverse banche sospettate di essere legate a questo caso, tra cui Deutsche Bank.
L’avvocato tedesco Hanno Berger, identificato come il cervello della truffa, è in attesa di processo da maggio. All’inizio di settembre, il ministero delle finanze tedesco ha dichiarato che l’amministrazione «ha già richiesto il rimborso di 2,4 miliardi di euro», dopo aver identificato un totale di 499 casi sospetti per un volume di 5,5 miliardi di euro
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Si tratta di un sistema che avrebbe coinvolto più Paesi e diversi istituti finanziari, attraverso compravendite di azioni effettuate appena prima dello stacco del dividendo e sul rimborso fiscale della tassa sui guadagni di capitale. Tali operazioni hanno lo scopo di trasferire, in via temporanea, la proprietà delle azioni a terzi in modo da diminuire sensibilmente le tasse da pagare al momento dell’incasso dei dividendi. Una voragine stimata iin circa  55 miliardi che coinvolge un po’ tutta Europa.
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