Unicredit, tornano le voci su Commerzbank

Uniredit, tornano le voci su Commerzbank
2 Minuti di Lettura
Martedì 14 Maggio 2019, 20:34 - Ultimo aggiornamento: 21:43
Saltate le nozze con Deutsche Bank, Commerzbank guarda ad Unicredit. Il gruppo di Piazza Gae Aulenti, secondo quanto raccolto dall'agenzia Reuters, a fronte di una potenziale offerta avrebbe nominato come advisor Jp Morgan e Lazard, e in particolare l'ex viceministro delle Finanze tedesco Joerg Asmussen che della banca d'affari è Managing Director nel Financial Advisory.

Unicredit ha successiamente precisato «che non è stato firmato alcun mandato relativo a possibili operazioni di mercato oggetto di indiscrezioni giornalistiche». La banca ha poi ribadito in una nota «che è completamente concentrata sulla realizzazione del piano Transform 2019, basato su presupposti di natura organica e che è sulla strada giusta per il raggiungimento di tutti gli obiettivi dichiarati, come confermato durante la presentazione dei risultati del gruppo nel primo trimestre, avvenuta lo scorso 9 maggio 2019». «Come annunciato in precedenza, oltre alle quattro misure finanziarie presentate lo scorso 7 maggio 2019, il Gruppo annuncerà la sua nuova strategia di business all' investor day che si terrà a Londra il 3 dicembre 2019», ha concluso l'istituto.

L'interesse di Unicredit per la banca di Francoforte è di vecchia data con un approccio per un'aggregazione già nel 2017. Tuttavia l'offerta, secondo le ricostruzioni d'allora, non maturò tanto per l'opposizione politica in Germania sugli accordi bancari transfrontalieri, quanto perché la banca italiana era nel mezzo di una ristrutturazione delle sue attività. Ora le posizioni sarebbero cambiate con la banca tedesca nelle mire anche di Ing e Bnp Paribas. Qualunque accordo avrebbe, comunque, bisogno del benestare di Berlino che controlla il 15% e che con l'ingresso di qualsiasi altro istituto potrebbe diluire la propria partecipazione.

Secondo l'indiscrezione che raccoglie i no comment dei diritti interessati (anche del ministero delle Finanze tedesco), sebbene non sia chiaro se e quando sia possibile presentare un'offerta, il top management di UniCredit è da tempo interessato ad espandere le attività in Germania. Area in cui è già presente dai tempi del numero uno Alessandro Profumo con l'ex Hvb, controllata radicata in particolare in Baviera e Baden-Wrttemberg che ha quasi 450 sportelli.

Negativa (-1,69%) a Piazza Affari la banca italiana, brillante invece (+5%) Commerz a Francoforte.

«Le fusioni cross-border sono molto complesse da portare a termine», ha detto anche in occasione dell'ultima trimestrale, il numero uno di Unicredit Jean Pierre Mustier rimandando ancora una volta ad una crescita organica della banca. Ma per il mercato i nuovi rumors «non sono una sorpresa», scrivono gli analisti di Bloomberg che
evidenziano le potenziali sinergie e sovrapposizioni senza però nascondere che «vento contrario» potrebbe arrivare dalla massa di npl ancora in pancia all'istituto italiano. Inoltre qualsiasi grande accordo transfrontaliero è improbabile fino al 2020, viene poi evidenziato, date le complicazioni dei finanziamenti, la capacità di utilizzare l'avviamento negativo per cancellare i crediti inesigibili e i finanziamenti.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA