Cifa e Fonarcom creano una rete internazionale per le imprese

Andrea Cafà
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Sabato 1 Luglio 2023, 19:31

Formare in tempi brevi i lavoratori provenienti da Paesi extra Ue per permettere il loro ingresso nel mondo del lavoro e colmare il fabbisogno di manodopera delle imprese italiane. È questa la proposta presentata da Cifa Italia e Fornacom al Festival del Lavoro a Bologna. «Puntiamo alla nascita di una rete internazionale dei servizi per il lavoro pubblico-privata», spiega Andrea Cafà, presidente di Cifa Italia e del fondo interprofessionale Fonarcom. Rete che lavorerà al fianco del ministero del Lavoro, Anpal, Regioni, Apl, enti di formazione, enti bilaterali e professionisti. L'iniziativa parte dal «nostro tessuto imprenditoriale, che è costituito da micro e piccole imprese - aggiunge Cafà - : vogliamo che siano loro a segnalare a questa rete i fabbisogni formativi». «L'obiettivo è anche quello di presentare la proposta al Governo, in considerazione anche del fatto che la rete per la formazione continua nei paesi africani potrebbe arricchire gli asset strategici del Piano Mattei».

Walter Rizzetto, presidente della Commissione Lavoro della Camera, ha sottoscritto in pieno il progetto di Cifa e di Fonarcom. «Noi abbiamo bisogno di immigrazione regolare e immigrazione formata - ha aggiunto - e dovremo cercare, anche attraverso il decreto flussi, di formare le persone anche prima che arrivino nel nostro Paese. Molte aziende stanno cercando lavoratori. Un'immigrazione formata può costituire un asset molto importante per il nostro Paese per i prossimi 50 anni».

Novità anche sul fronte Epar, l'ente bilaterale di Cifa Italia e Confsal, che si è posto l'obiettivo di diventare un punto di riferimento per i consulenti del lavoro e tutti i professionisti del settore e aprire una finestra sui temi più dibattuti, che magari non trovano una soluzione nella sola lettura nelle norme giuridiche di riferimento ma nel diritto vivente.

Ne hanno discusso, insieme con Manlio Sortino, presidente di Epar, Giuseppe Tango, giudice della sezione lavoro del Tribunale civile di Palermo, Fabrizio Di Modica, avvocato giuslavorista, Andrea Cafà, presidente di Cifa e di Fonarcom. «Abbiamo affrontato il tema della prescrizione dei crediti da lavoro per tentare di dissipare possibili dubbi e per offrire punti di vista qualificati, che consentano una visione, la più completa possibile, del panorama legislativo attuale, anche in relazione alla più recente evoluzione giurisprudenziale intervenuta sull'argomento», ha spiegato il presidente di Epar, Manlio Sortino.

Per Tango, giudice del lavoro del Tribunale di Palermo, è importante rilevare come «la giurisprudenza della Suprema Corte sia stata costretta ad intervenire in maniera decisa per fare chiarezza come quelle riforme avessero avuto conseguenze e come oggi il singolo giudice debba applicare questo istituto nella materia giuslavoristica». Ricco di spunti è anche il taglio dato dall'avvocato giuslavorista Fabrizio Di Modica: «Oggi la giurisprudenza ci ha dato la possibilità di riflettere su alcune soluzioni sulle quali stiamo e stanno lavorando, creando grandi opportunità perché la prescrizione in alcuni momenti riesce a essere un grande limite - dice - . È un grandissimo ostacolo per chi ha necessità di confrontarsi coi propri diritti e la sua tutela».

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