Cartelle rottamazione quater, come pagare e cosa accade se si salta la prima rata: le risposte dell’Agenzia delle Entrate

Nella lettera è contenuta la comunicazione delle somme dovute, ma che succede se non si rispettano le scadenze sui pagamenti?

Cartelle rottamazione quater, come pagare e cosa accade se si salta la prima rata: le risposte dell’Agenzia delle Entrate
di Giacomo Andreoli
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Sabato 30 Settembre 2023, 16:02 - Ultimo aggiornamento: 18:57

L'Agenzia delle Entrate ha inviato a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta una risposta sulla rottamazione quater. Le domande per aderire all'operazione per il pagamento agevolato dei debiti con il Fisco sono state 3,8 milioni. Nelle lettere inviate dalla sezione Riscossione dell'Agenzia è contenuta la risposta alla richiesta, assieme alla comunicazione delle somme dovute e il piano di pagamento. Ma che succede se si salta la scadenza della prima rata, prevista per il prossimo 31 ottobre? Vediamo nel dettaglio come pagare e come evitare di perdere i benefici della rottamazione.

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Rottamazione quater, cos'è e per chi vale

La rottamazione vale per tutti i debiti con l’Agenzia delle Entrate dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Se si aderisce si devono pagare solo: le somme a titolo di capitale, le spese per le procedure esecutive e i diritti di notifica. Per le sanzioni per violazioni del Codice della strada e le altre multe - diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali - non si pagano gli interessi, comprese le maggiorazioni, quelli di mora e di rateizzazione e l’aggio.

I carichi affidati dalle casse/enti previdenziali di diritto privato rientrano nella fefinizione agevolata solo se l’ente, entro il 31 gennaio di quest'anno, ha provveduto a: adottare uno specifico provvedimento; trasmetterlo, sempre entro la stessa data, ad Agenzia delle entrate-Riscossione; pubblicarlo sul proprio sito internet.

Si tratta di: Cnpa forense – Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza forense; Enpab – Ente nazionale di previdenza ed assistenza a favore dei biologi; Cnpr – Cassa Ragionieri; Enpav – Ente nazionale di previdenza ed assistenza dei veterinari; Inpgi – Istituto nazionale di previdenza ed assistenza dei giornalisti italiani.

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Cosa ci può essere scritto nella risposta del Fisco

Dopo l'invio della domanda la comunicazione dell’esito della domanda con gli importi da pagare e i bollettini per il versamento devono essere mandati entro il 30 settembre. L’Ader ha già concluso gli invii. Per i Comuni alluvionati, poi, l'Ader risponderà entro il 31 dicembre, visto che tutte le scadenze risultano slittate di tre mesi.

I codici che accompagnano l’esito domanda sono :

AT – Accoglimento totale della richiesta;
AP – Accoglimento parziale della richiesta;
AD – tutti i debiti per i quali si è presentata domanda sono definibili e rientrano nella rottamazione;
AX – i debiti per i quali si è richiesta la rottamazione sono definibili solo in parte;
RI – Rigetto: nessuno dei debiti per cui si è presentata domanda rientra nella rottamazione.

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Come pagare le cartelle esattoriali con gli sconti

Per gestire i prossimi adempimenti in vista del 31 ottobre, termine di pagamento della prima (o unica) rata, i contribuenti possono utilizzare i servizi online disponibili sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it

L’Agenzia delle Entrate-Riscossione sta trasmettendo sulle Pec i piani dei pagamenti e i primi dieci bollettini della rateazione. Si può pagare in un’unica soluzione entro il 31 ottobre, ma anche in 18 rate. La prima e la seconda scadono il 31 ottobre e il 30 novembre. Le altre rate, ripartite nei successivi quattro anni, andranno saldate: il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno dal 2024. 

Chi sceglie la rateizzazione dovrà sostenere anche degli interessi al tasso del 2% annuo.

Si può pagare in diversi modi:

  • Il sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione;
  • L’app Equiclick;
  • La domiciliazione sul conto corrente;
  • I moduli di pagamento utilizzabili nei circuiti di pagamento di sportelli bancari, uffici postali, home banking, ricevitorie e tabaccai, sportelli bancomat (Atm) che hanno aderito ai servizi Cbill, Postamat;
  • Agli sportelli dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione, prenotando un appuntamento nei giorni dal lunedì al venerdì.

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Che succede se si paga in ritardo

In caso di ritardo dei pagamenti, che succede? Se il ritardo è lieve, cioè fino a cinque giorni, tutti i benefici non decandono. Se invece il versamento arriva dopo, è insufficiente o non c'è, la definizione agevolata decade e i pagamenti effettuati sono considerati a titolo di acconto sulle somme dovute.

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