Questo significa essere anche «il terzo gruppo editoriale italiano di news online» oltre che «il secondo gruppo editoriale italiano con oltre il 23% dei lettori giornalieri, secondo i più recenti dati Audipress con esclusione dei giornali specializzati, sportivi ed economici, e l’inclusione della free press. Ad entrare più nel dettaglio dei numeri 2018 ormai alle spalle è stato invece l’amministratore delegato Albino Majore, che ha sottolineato il ritorno all’attivo del Mol «grazie al taglio dei costi, un lavoro di fino cominciato dieci anni fa». Una strategia sulla quale anche Gianni si è soffermato, ricordando alcuni passaggi recenti della razionalizzazione delle attività. Nel complesso, dal 2007 sono stati realizzati tagli dei costi per 139,2 milioni (di cui 55,2 milioni per il personale), con un tasso medio annuo del 6,3%.
Tutto ciò ha permesso di insistere sullo sviluppo del digitale. Gli investimenti in questo settore? Continueranno «con la prudenza che ci contraddistingue e sempre in funzione della risposta del mercato», ha precisato Majore. Senza dimenticare che al momento «il vero guadagno del digitale è appannaggio degli over the top». E dunque dei colossi Usa, da Google a Facebook, che si appropriano dei contenuti editoriali senza sborsare un euro.
R. Amo.
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