Borse deboli, Piazza Affari in calo dopo raid Usa

Borse deboli, Piazza Affari in calo dopo raid Usa
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Venerdì 3 Gennaio 2020, 18:00 - Ultimo aggiornamento: 18:54
Borse deboli, zavorrate delle tensioni geopolitiche innescate dal raid Usa a Baghdad. Dopo le vendite pesanti dell'avvio, i ribassi però si riducono e Londra chiude in rialzo dello 0,24%, Parigi si porta sulla parità (+0,04%), Milano contiene il calo allo 0,56% e solo Francoforte soffre in ribasso dell'1,25 per cento, penalizzata però dai dati sulla disoccupazione, cresciuta più del previsto a dicembre.

Stabile lo spread tra il Btp e il Bund a 163 punti base, col rendimento del titolo decennale del Tesoro all'1,34%.

Nella notte, su ordine diretto del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il Pentagono ha confermato di aver effettuato un attacco all'aeroporto della capitale irachena che ha provocato la morte del generale iraniano Qassem Soleimani. La reazione dei mercati internazionali, tuttavia, è apparsa abbastanza contenuta, anche perché al momento non c'è stata alcuna contro-mossa di Teheran. Wall Street viaggia in rosso ma va detto che gli indici Usa sono reduci da una serie di sedute in cui hanno continuamente aggiornato i propri massimi storici.

La reazione più immediata si è vista sul mercato del greggio, il cui prezzo è schizzato in avvio degli scambi, con il Wti salito ai massimi da maggio e il Brent al top degli ultimi quattro mesi. In chiusura dei mercati europei il contratto sul Wti consegna Febbraio sale del 2,48% a 62,7 dollari al barile e il contratto sul Brent del Mare del Nord consegna Marzo guadagna il 2,81% a 68,11 dollari al barile.

In progresso anche i beni rifugio come l'oro, salito ai massimi dall'inizio di settembre, e altri metalli preziosi.

Il rialzo del petrolio ha spinto i titoli europei del comparto: a Piazza Affari in evidenza Saipem (+0,87%) ed Eni (+0,70%). In testa al Ftse Mib ha chiuso Tenaris (+1,34%), associabile al comparto petrolifero. Inoltre, il gruppo ha reso noto questa mattina di aver completato l'acquisizione del gruppo americano dei tubi in acciaio Ipsco Tubulars da Pao Tmk, annunciata nella primavera scorsa. Il produttore e fornitore di tubi e servizi per l'esplorazione e la produzione di petrolio e gas ha pagato 1,067 miliardi di dollari. 
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