Bnl, utile lordo in crescita del 24% a 443 milioni

Andrea Munari amministratore delegato di Bnl
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Mercoledì 5 Febbraio 2020, 15:17 - Ultimo aggiornamento: 16:57
Bnl (gruppo Bnp Paribas) ha chiuso il 2019 con un balzo dell'utile ante imposte a 443 milioni di euro (+24%).  È quanto si legge nei risultati del gruppo secondo cui «sull'insieme dell'esercizio 2019, Bnl ha svolto la propria attività in un contesto economico poco dinamico». Gli impieghi registrano un calo dell'1,9% anche se «la banca continua ad accrescere la sua quota di mercato nel segmento di clientela Corporate, attestandosi al 5,7%5 e guadagnando così +0,4 punti in 3 anni». I depositi sono in crescita del 4,8%. Il margine di intermediazione cala dello 0,5% attestandosi a 2.778 milioni di euro. Il margine di interesse è in leggero calo (-0,1%), «a causa del persistere di un contesto di tassi bassi e del riposizionamento su una clientela con un miglior profilo di rischio».

I costi operativi, pari a 1.800 milioni di euro, sono in leggero aumento (+0,1%) e registrano gli effetti delle misure di riduzione dei costi. Il costo del rischio, pari a 490 milioni di euro, continua a diminuire (-102 milioni di euro rispetto al 2018), attestandosi a 64 punti base rispetto agli impieghi a clientela.  Bnl ha  sviluppato, inoltre, nuovi servizi digitali con l’integrazione di Apple Pay nelle app per smartphone di Hello bank!, concludendo quindi l'attuazione dell’accordo siglato con Apple per l’insieme di Domestic Markets. 

Il gruppo Bnp Paribas, invece, ha chiuso l'anno appena passato con un utile netto di 8,173 miliardi di euro, con un incremento dell'8,6% rispetto al 2018 e del 4,7%, al netto degli elementi non ricorrenti. Nel solo quarto trimestre, l'utile netto è stato di 1.849 milioni di euro, si legge in una nota del gruppo, «con un considerevole aumento (+28,2%) rispetto al quarto trimestre 2018, che era stato caratterizzato da condizioni di mercato molto sfavorevoli (+17,3% al netto degli elementi non ricorrenti)». Il risultato trimestrale è solo leggermente inferiore alle stime degli analisti. Il gruppo segnala per il 2018 un aumento del margine di intermediazione del 4,9% con «ricavi in crescita in tutte le divisioni» e un indice di capitale Cet 1 in aumento al 12,1%.
 
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