Auto elettriche, è boom in Italia: ma le immatricolazioni sono ancora poche: 127mila

Auto elettriche, è boom in Italia: ma le immatricolazioni sono ancora poche: 127mila
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Martedì 7 Gennaio 2020, 18:00 - Ultimo aggiornamento: 18:30
Boom per le auto elettriche e ibride che in Italia hanno visto le immatricolazioni più che quadruplicate (+362%) in soli cinque anni, con un balzo del 37,6% negli ultimi dodici mesi. A dirlo è un'analisi dell'Unione europea delle cooperative Uecoop sui dati delle immatricolazioni in Italia in relazione al record di Tesla, il colosso delle auto elettriche di Elon Musk, che a Wall Street supera per la prima volta gli 80 miliardi di dollari di capitalizzazione, quasi quanto General Motors e Ford insieme. 

Le vendite di auto elettriche e ibride in Italia sono tuttavia poco più del 6% totale, considerato che nel 2019 sono state immatricolate in tutto 1.916.320 vetture.

"Le immatricolazioni di auto ibride ed elettriche negli ultimi dodici mesi - si legge in un comunicato Uecoop - sono state quasi 127mila segnalando una sempre più decisa transizione verso una mobilità sostenibile sia nel trasporto domestico che in quello commerciale e nelle attività di servizi".

Ad aiutare, ricorda Uecooop, è stata anche una politica di incentivi che prevede in diverse a gare d'appalto punteggi aggiuntivi per chi usa mezzi di trasporto a basso impatto inquinante.

"La nuova mobilità comporta però investimenti che per una piccola azienda o per una famiglia possono essere difficili da affrontare - afferma Uecoop - per questo è necessario stanziare risorse per incentivare la transizione green".

Nonostante il successo registrato negli ultimi anni, "il freno principale ai mezzi ibridi ed elettrici è il loro maggior costo rispetto a quelli a benzina e diesel", sottolinea Uecoop che ricorda anche le difficoltà, per chi sceglie i veicoli totalmente elettrici, legate alla mancanza di un'estesa e capillare rete di colonnine di ricarica.

"La transizione verso auto elettriche o ibride è un processo che deve essere progressivo e non traumatico soprattutto per bilanci di famiglie e imprese che ancora risentono - conclude Uecoop - degli effetti negativi della grande crisi di dieci anni fa".

 
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