Dal misticismo dei francescani di Assisi alla metropolitana di Parigi, l’essenza del sughero.
Intuizioni alchemiche, è la narrazione di Diego Mingarelli che, in quarta battuta di una storia di Marche e di famiglia, è arrivato all’eccellenza Diasen.
Dalla suggestione alla pratica, produce malte e pitture con quel tessuto vegetale, che riveste il fusto e le radici delle piante legnose, per stendere l’intonaco più eco. Economia circolare. Costruire mediterraneo è il suo vanto, soprattutto è una felice intuizione. Dall’angolo appartato di Sassoferrato, in provincia di Ancona, nel suo unico stabilimento da 50 dipendenti, s’è inventato Diathonite Thermostep, un pavimento leggero, isolante, resistente. Stessa formula, identiche soluzioni green. «Il sughero – si compiace – protegge dal caldo, dal freddo e dal fuoco, sfida muffe e umidità. Genera comfort acustico, produce benessere». È il degno nipote di Lorenzo Pierantoni, il suo bisnonno, che fece scoccare la scintilla del made in Italy in una bolla di sapone, era il 1925; è l’erede diretto di Floriano, che nel 1978 riconvertì la passione produttiva in una nuova avventura imprenditoriale, la Italsolventi.
I NUMERI
Per lui le cifre che contano tuttavia sono altre: «Le 65 nazioni nelle quali siamo presenti, l’8% dei ricavi dedicati a ricerca e sviluppo. Abbiamo presidi tecnico-commerciali negli States e a Dubai, ma il grosso dei dipendenti è concentrato nella sede storica di Sassoferrato». La forza di identità & appartenza, l’orgoglio della collaborazione con l’archistar Carrilho da Graça. In Portogallo. «È, questo Paese, il primo produttore al mondo di sughero, ed è lì che abbiamo vinto il premio Eccellenza nella Riabilitazione delle Costruzioni, per la capacità creativa che abbiamo di usare e trasformare questo elemento prezioso».
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